Luis Alberto irriconoscibile: scoppia il caso
Lo spagnolo sotto accusa: fuori con Eintracht e forse Fiorentina
Il primo a pagare il derby perso così malamente sabato sarà Luis Alberto: lo spagnolo, irriconoscibile rispetto alla stagione passata, salterà Eintracht e Fiorentina. Ma non sarà l’unico big a finire in panchina.
L’interruttore si era acceso all’improvviso, senza che nessuno se lo aspettasse. Un po’ per caso, anche. Per chi non lo ricordasse, l’esplosione di Luis Alberto nell’estate del 2017 era avvenuta in coincidenza con l’infortunio di Felipe Anderson, il quale era titolare del ruolo di seconda punta ma si era improvvisamente rotto. Buttato dentro per mancanza di concorrenti, lo spagnolo era stato abilissimo a prendersi la scena: gol (12), assist (addirittura 21), una stagione da incorniciare tanto che perfino la sua nazionale – così ricca di talento – lo aveva preso in considerazione. Il campione è sbocciato in ritardo, dicevano.
Come si era acceso, l’interruttore si è spento. Luis Alberto si è smarrito all’alba di questa stagione. All’inizio si è pensato che soffrisse ancora le scorie dell’infortunio che lo ha condizionato a primavera, ma ormai è chiaro che la realtà non è questa. Da uomo in più, è diventato l’uomo in meno. Ha salvato questo primo mese e mezzo con due gol nati un po’ così, tra rimpalli e svarioni avversari. Reti che hanno avuto comunque il pregio di essere decisive: col Frosinone e con l’Apollon. Nel derby la Lazio ha giocato in dieci per quasi un’ora finché Inzaghi non ha perso definitivamente la pazienza e l’ha sostituito. Il problema, però, si proietta sul futuro: come comportarsi con questo Luis Alberto, su cui la società ha anche investito prolungandogli il contratto (a febbraio) e aumentandogli l’ingaggio? L’allenatore, oltre a non gradire certi suoi atteggiamenti molli, è preoccupato: ha puntato forte su di lui, spingendo alla porta Felipe, ed è stato tradito. Finirà in panchina, questo è sicuro: giovedì a Francoforte non giocherà, e forse nemmeno domenica con la Fiorentina.
Il problema di Inzaghi è che le alternative non sono straordinarie. Correa non decolla, Caicedo è in grande condizione ma trasformarlo nell’uomo della provvidenza pare eccessivo. Luis Alberto non sarà abbandonato a se stesso ma la società e la squadra hanno la necessità di recuperarlo in fretta. E si aspettano da lui un passo decisivo: è il momento di svegliarsi.