La Nuvola e la carica dei settemila avvocati Diacetti (Eur spa): «La scommessa è vinta»
CONGRESSO MONDIALE DELLE TOGHE
Adue anni dall’apertura, tra le polemiche sui costi e la traslazione dell’edificio due metri più in là rispetto al pronica, getto con restringimento del marciapiede in viale America, la Nuvola dell’Eur ora spinge sul circuito che più riflette la sua vocazione, ovvero il business congressuale. Da dome- e fino a venerdì, il convention center disegnato da Massimiliano Fuksas ospiterà l’Iba, il congresso mondiale degli avvocati, che porterà a Roma 7 mila visitatori (6 mila stranieri) con elevata capacità di spesa: «Dopo la fase di avvio, il tempo fisiologico per definire la programmazione, la scommessa è vinta: la Nuvola funziona e contribuisce a far crescere il Pil della città», sottolinea Roberto Diacetti, presidente di Eur spa, società partecipata al 90% dal Tesoro.
chiuso Mentre il contenzioso non si è milionario ancora con Condotte, il cui esito non avrà conseguenze sull’operatività della Nuvola, il management punta a consolidare gli obiettivi di crescita.
Presidente Diacetti, a ottobre ospiterete tre congressi che porteranno a Roma migliaia di professionisti da tutto il mondo: qual è il bilancio di questi primi due anni della Nuvola?
«I numeri dicono che cresciamo. Siamo passati da 110 giorni di occupazione nel 2017 a 162 nel 2018, complessivamente 272. L’obiettivo è arrivare a 180 nel 2019».
In che modo il segmento congressuale può stimolare il turismo e il tessuto economico della Capitale?
«Studi di settore dimostrano che il turismo congressuale è il più ricco. Si stima che un ospite, per un soggiorno di tre notti, generi un indotto di 1.400 euro, nettamente al di sopra della media».
Quali ricadute avrà sulla città la convention internazionale degli avvocati?
«La maggior parte dei congressisti ha prenotato una sistemazione in hotel a cinque stelle nella zona centrale, nei dintorni di via Veneto, e all’Eur. Partendo da una spesa
media di 2.300 euro (460 a notte) moltiplicata per 7 mila presenze si arriva a oltre 16 milioni di indotto per la città».
Dopo gli studi legali, vi preparate ad accogliere 4 mila medici.
«Sì, dal 14 al 18 avremo il Congresso congiunto delle società scientifiche di chirurgia poi, dal 27 al 30, quello della Società italiana di Neurologia. Ci aspettiamo 2 mila partecipanti ciascuno».
Negli stessi giorni sarete presenti alla Festa del Cinema, nell’ambito della rassegna Videocittà. «Affiancare il leisure (l’intrattenimento) al turismo congressuale è da sempre tra i nostri obiettivi di sviluppo. L’Eur con i suoi edifici dalle rigorose linee razionaliste è stato, e continua a essere, una location dal forte impatto cinematografico: un aspetto che vogliamo valorizzare».
Come pensate di mettere in risalto il lato glamour dell’Eur?
«In occasione di Videocittà due edifici simbolo, il Palazzo della Civiltà Italiana e il Palazzo dei Congressi, avranno una nuova immagine: le facciate saranno animate da interventi di videomapping».
L’idea è quella di ridisegnare, un passo alla volta, il look dell’Eur per renderlo più appetibile?
«Sì, l’esempio è l’illuminazione del Colosseo quadrato: ha aumentato il suo potere attrattivo al punto che ormai è diventato un selfie spot».
Quali saranno i prossimi interventi per abbellire il quartiere con un tocco di contemporaneità?
«Dopo l’iniziativa per la Festa del cinema, da qui a inizio 2019 vorremmo realizzare progetti di illuminotecnica all’obelisco, al Salone delle Fontane e al Palazzo dei Congressi».
Luci è sinonimo di Natale: come vi organizzerete per il periodo delle feste? «Oltre al tradizionale albero in viale Europa ci saranno luci d’artista al Laghetto e in piazza Marconi. Vogliamo che il quartiere sia vissuto, non solo dai residenti, anche nel pomeriggio-sera».
Il 13 aprile si correrà la seconda edizione del GP di Formula E: quali saranno le novità?
«Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con il Comune e la società organizzatrice. Mi piacerebbe che si desse ancora
più risalto ai temi della mobilità sostenibile e che aumentassero i posti in tribuna, vista la richiesta». Come pensate di avvicinare i romani alla Nuvola?
«Stiamo lavorando all’organizzazione di due grandi mostre l’anno. Le ipotesi per il 2019 sono una personale del fotografo Steve McCurry e una retrospettiva su Magritte».
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