Assaggi di storia al mercato di Testaccio
Appuntamenti culturali e gastronomici per l’«Open day» in programma oggi
Quello di Testaccio è un mercato rionale che, forse più di altri, ha sempre racchiuso e rappresentato a pennello l’anima del proprio quartiere. Neanche la chiusura della sede storica e la successiva riapertura in chiave moderna nel 2012 – con look europeo e vena gourmet – ha tagliato il cordone ombelicale col rione, facendo anzi del mercato una sorta di motore culturale grazie ad iniziative come «Open day», che un sabato al mese tiene aperte le saracinesche dei banchi fino a mezzanotte per ospitare musica dal vivo, mostre, laboratori gastronomici, visite archeologiche e dj set.
L’edizione di ottobre è in arrivo oggi in versione maxi, con gli appuntamenti che escono dai confini del mercato per coinvolgere l’intera zona e cavalcare le celebrazioni dell’Anno del Cibo Italiano, promosso da Mibact e Ministero delle Politiche Agricole. S’intitola «Assaggi di storia» e trasforma Testaccio in un hub culturale e gastronomico, tra prodotti della cucina romana e l’esplorazione di connessioni con l’archeologia, l’arte e l’architettura di Testaccio. «Offriamo un viaggio nel tessuto urbanistico alla scoperta delle tracce di una vocazione antica, quella agroalimentare, che in forme nuove resiste tutt’oggi – commentano gli organizzatori del nuovo mercato di Testaccio – per valorizzarla e condividerla».
Il rione, infatti, affonda le sue origini proprio nel commercio di prodotti alimentari. A partire dal II secolo a.C. qui vennero ospitati porti fluviali, magazzini per la conservazione e la distribuzione delle merci ed edifici commerciali. Con la fine dell’età tardo antica, la zona divenne interamente agricola e dall’età medievale fu destinata all’impianto di orti e vigne. Queste vicende rivivranno nelle visite guidate alle aree archeologiche della Porticus Aemilia, dell’Emporium e negli scavi adiacenti al mercato realizzate da Ccpas con la Soprintendenza Speciale di Roma. E per i bambini l’associazione M’Arte cura il laboratorio «Apprendista archeologo».
La Città dell’Altra Economia apre all’ Arche o mercato della Terra di Slow Food per promuovere prodotti legati alle buone pratiche che trovino richiami nelle fonti letterarie antiche. Nella Sala Renato Biagetti si tiene invece la tavola rotonda su cucina, tradizione e promozione turistica (tra gli ospiti anche gli chef Arcangelo Dandini e Marco Morello). L’Archivio Urbano Testaccio espone documenti, foto e tavole originali del progetto del Mattatoio di Ersoch. Mentre il mercato si anima con luci, concerti, degustazioni, showcooking e il dj set di Tommy The Rebel.