Corriere della Sera (Roma)

Commercian­ti e residenti divisi sui cordoli

Gli abitanti: «È la fine della sosta selvaggia». I commercian­ti: «Sono pericolosi»

- Di Simona De Santis

Continuano a far discutere i nuovi cordoli posizionat­i a viale Eritrea per scoraggiar­e la sosta selvaggia e proteggere la corsia preferenzi­ale riservata a bus e taxi. Per i residenti si tratta del «primo atto per ristabilir­e vivibilità in una “terra di nessuno”». Anche i commercian­ti si dicono contrari alla sosta selvaggia ma in merito ai nuovi divisori del traffico la posizione è netta: «Sono pericolosi e non adatti al centro città».

C’è già qualche cordolo danneggiat­o. Alcuni, invece, hanno perso il catarifran­gente. I più scettici prevedono vita breve per i dibattutis­simi divisori del traffico in viale Eritrea: «Dureranno poco...». Mentre non scemano affatto le polemiche tra favorevoli e contrari al progetto. Alcuni residenti della zona in una lettera al Corriere dicono di aver accolto «con entusiasmo» il loro posizionam­ento «salutandol­o come il primo atto per ristabilir­e vivibilità in una “terra di nessuno”». E che la sosta selvaggia in viale Eritrea (come in viale Libia e nel tratto contiguo di corso Trieste) fosse diventata insostenib­ile è un fatto: «Abbiamo foto, inviate negli anni all’amministra­zione - aggiungono i residenti - con 22 auto in doppia fila in quel tratto finale di strada, in curva, sul marciapied­e». Con conseguent­i macchine e bus bloccati, clacson impazziti, smog, schiamazzi. Il fronte anti sosta selvaggia trova schierati anche i commercian­ti di viale Eritrea che, però, sul tema cordoli sono netti: «Siamo per la difesa della corsia preferenzi­ale e contro la sosta selvaggia commenta Cinzia Romoli, titolare dello storico bar al civico 142 di viale Eritrea - ma questi cordoli non sono sicuri e non sono adatti per il centro città, già due motorini sono caduti». Per i commercian­ti non si sono tenute in consideraz­ione le reali criticità: «Se passa il camion dell’Ama, si ferma una macchina, si blocca un bus, è il caos». E i negozianti non hanno gradito la mancanza di comunicazi­one da parte del Municipio II: «Come piccoli e medi imprendito­ri forse avrebbero potuto invitarci ad un tavolo per discutere i problemi di questa che, di fatto, è una via commercial­e», rilancia Cinzia Romoli. Su alcuni punti, però, residenti e commercian­ti concordano: aumentare e tenere libere le zone di carico/ scarico, prevedere posti per la sosta breve e tariffe agevolate al parcheggio multipiano dell’area, destinate e residenti e clienti dei negozi. Ma «la strada deve essere ripensata concludono i residenti - non va favorito lo shopping “mordi e fuggi” e serve tutela per la qualità della vita di tutti i giorni. Invitiamo i negozianti a rivedere le loro priorità e a lavorare per la riuscita del progetto». Il botta e risposta è (anche) a distanza: «Non tutti i residenti la pensano così conclude Cinzia Romoli - un cliente che ha un figlio disabile stamani mi ha detto che il pulmino dell’associazio­ne che si occupa del figlio non sa più dove fermarsi. Se c’è un progetto complessiv­o per la viabilità di tutta la zona il municipio lo esponesse a un confronto aperto. E inoltre: come mai si è iniziato proprio da viale Eritrea?».

Viabilità Le auto in doppia fila restano su viale Libia e corso Trieste

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 ??  ?? ScooterPer alcuni le dimensioni dei nuovi divisori del traffico sarebbero un pericolo per moto e motorini (foto Proto)
ScooterPer alcuni le dimensioni dei nuovi divisori del traffico sarebbero un pericolo per moto e motorini (foto Proto)

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