PRENOTAZIONI, SISTEMA SICURO
La possibilità di saltare la rete ufficiale è sempre più difficile
Ècosì facile aggirare il sistema di prenotazione per essere agevolati nei tempi di attesa e nell’esonero dal ticket? La risposta è no, almeno nel Lazio...
È così facile aggirare il sistema di prenotazione per essere agevolati nei tempi di attesa e nell’esonero dal ticket?
La risposta é no, almeno nel Lazio non dovrebbe essere tanto facile anche se le notizie sull’indagine di Ostia indurrebbero a temere il contrario. Quanto é avvenuto al Grassi appare dunque come una truffa ripetuta e dai meccanismi oleati che, ci auguriamo, non é generalizzata a tutti gli ospedali.
Una perdita fisiologica a livello di trasparenza esiste. Però da qui a considerare il sistema delle prenotazioni automaticamente a rischio di manovre poco chiare ce ne passa. La possibilità di bypassare la rete ufficiale é sempre più difficile. Vediamo come funziona nel Lazio.
Ricevuta l’impegnativa del medico con l’indicazione della visita da effettuare, il cittadino chiama il ReCup, il centro unico di prenotazione regionale, che risponde al numero 803333. All’operatore occorre riferire il numero di codice segnato sulla ricetta. Si riceverà il primo appuntamento disponibile, non necessariamente presso l’ospedale sotto casa. L’alternativa é rivolgersi direttamente allo sportello del centro desiderato e fissare la data della prestazione.
Secondo l’assessorato alla Sanità coordinato da Alessio D’Amato, attualmente il 70% delle prime visite non a carattere di urgenza vengono garantite entro i 30 o 60 giorni previsti dalla legge. Purtroppo solo la metà dei medici di famiglia hanno la buona abitudine di scrivere sull’impegnativa anche la sigla che contraddistingue il livello di urgenza dell’esame prescritto (classe di priorità). Se manca può succedere di vedersi assegnare appuntamenti da qui a sei mesi.
Ed é la situazione che porta il cittadino a bussare alla porta di una struttura privata e a pagare di tasca sua pur di non essere costretto alla lunga attesa. Morale, la storia di Ostia getta ombra su tutta la sanità pubblica però non bisogna assolutamente considerarla la regola.
L’obiettivo di chi governa i servizi sanitari deve però essere quello di assicurare agli assistiti una sempre maggiore trasparenza senza la quale non si va da nessuna parte. E’ stato di recente sottoscritto l’accordo con le strutture accreditate affinché anche le loro agende di appuntamenti entrino a far parte del ReCup.