Corriere della Sera (Roma)

Viale Eritrea, spariti i paletti dei cordoli

Appena inaugurati, tra annunci e polemiche, ma sulla strada già non ci sono più

- Di Simona De Santis

Di sicuro, due giorni fa, già non c’erano più. Una fila dei nuovi (e discussi) cordoli posizionat­i su viale Eritrea per delimitare la corsia preferenzi­ale è sparita. E, precisamen­te, quella presente nel tratto finale della strada, senso di marcia da piazza Santa Emerenzian­a verso piazza Annibalian­o. O meglio: il «serpentone» di gomma sull’asfalto resta, ad essere stati sfilati (divelti?) sono i «tasselli» (i paletti alti circa trenta centimetri) che completano il cordolo divisorio. Con i lavori iniziati il 24 settembre, e conclusi il 29 dello stesso mese, i divisori contro la sosta selvaggia hanno avuto (almeno in parte) vita breve. Il tratto di strada senza più paletti era quello meno soffocato dalle auto in doppia fila complice, forse, un numero minore di negozi. Proprio i commercian­ti di viale Eritrea, in una riunione giovedì scorso, hanno ribadito la loro contrariet­à ai cordoli posizionat­i dal municipio: «Sono pericolosi». Intanto, è partita la petizione per toglierli. Sui cataloghi delle ditte che li commercial­izzano si assicura che i cordoli in gomma «sono solidi, non si rompono, non si sgretolano all’urto e non causano danni a cose o persone in caso di incidente». A viale Eritrea, invece, non sono pochi quelli già danneggiat­i. Non mancano i centauri che li scavalcano in prossimità del semaforo per superare le auto in fila. Una lunga fila, perché la morsa del traffico è l’unica a non aver ceduto.

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