Viale Eritrea, spariti i paletti dei cordoli
Appena inaugurati, tra annunci e polemiche, ma sulla strada già non ci sono più
Di sicuro, due giorni fa, già non c’erano più. Una fila dei nuovi (e discussi) cordoli posizionati su viale Eritrea per delimitare la corsia preferenziale è sparita. E, precisamente, quella presente nel tratto finale della strada, senso di marcia da piazza Santa Emerenziana verso piazza Annibaliano. O meglio: il «serpentone» di gomma sull’asfalto resta, ad essere stati sfilati (divelti?) sono i «tasselli» (i paletti alti circa trenta centimetri) che completano il cordolo divisorio. Con i lavori iniziati il 24 settembre, e conclusi il 29 dello stesso mese, i divisori contro la sosta selvaggia hanno avuto (almeno in parte) vita breve. Il tratto di strada senza più paletti era quello meno soffocato dalle auto in doppia fila complice, forse, un numero minore di negozi. Proprio i commercianti di viale Eritrea, in una riunione giovedì scorso, hanno ribadito la loro contrarietà ai cordoli posizionati dal municipio: «Sono pericolosi». Intanto, è partita la petizione per toglierli. Sui cataloghi delle ditte che li commercializzano si assicura che i cordoli in gomma «sono solidi, non si rompono, non si sgretolano all’urto e non causano danni a cose o persone in caso di incidente». A viale Eritrea, invece, non sono pochi quelli già danneggiati. Non mancano i centauri che li scavalcano in prossimità del semaforo per superare le auto in fila. Una lunga fila, perché la morsa del traffico è l’unica a non aver ceduto.