Nzonzi, il gigante maratoneta
Il francese, in coppia con De Rossi, ha convinto gli scettici e sistemato la Roma
Avere due campioni del mondo in squadra non è da tutti, averne due uno di fianco all’altro in mezzo al campo è più o meno una rarità. Per questo Eusebio Di Francesco, contro ogni previsione, ha deciso di rinunciare al suo 4-3-3 per schierare contemporaneamente Daniele De Rossi e Steven Nzonzi. La «strana coppia», i due centrocampisti che sembrava non potessero giocare insieme, sono diventati una risorsa per la Roma.
Non può essere un caso che da quando fanno coppia fissa nel 4-2-3-1 - il capitano ha saltato il match di Champions contro il Viktoria Plzen - la formazione giallorossa ha ricominciato a vincere con continuità (quella a l’Empoli è stata la quarta vittoria consecutiva), ma soprattutto non prende praticamente più gol. Uno nel derby, a fronte di 14 segnati, ma nato da un errore individuale di Fazio, nelle ultime quattro gare; per il resto Robin Olsen e i difensori vivono molto meglio da quando hanno davanti la muraglia formata, appunto, da De Rossi e Nzonzi.
Il portiere svedese, inoltre, non è più quello che compie il maggior numero diparate in tutta la serie A ma è sceso al settimo posto in questa classifica: è la conferma che la Roma subisce molto meno rispetto alle prime giornate, e il merito è sicuramente del nuovo modulo ma anche degli interpreti.
Da incompatibili, insomma, sono diventati perfetti per il gioco di Di Francesco: partono il linea e poi vanno dove li porta la loro intelligenza tattica. Daniele spesso si abbassa a proteggere la difesa, il francese invece si alza a pressare molto alto per far salire la squadra. «El Pulpo» recupera palloni nella metà campo avversaria, il capitano in quella giallorossa.
Contro l’Empoli, Nzonzi ha realizzato il gol che ha messo in discesa la partita, diventando il dodicesimo marcatore della rosa. Non è l’idolo dei commentatori, che difficilmente lo esaltano con voti alti, ma di sicuro è quello degli allenatori: poco appariscente, ma da quando è tornato in forma ha acceso il motorino: nella Roma è quello che corre di più, con oltre 11 chilometri in media in ogni partita: a Empoli ha superato il tetto dei 12, vincendo 10 duelli in mezzo al campo e completando 52 passaggi sui 60 tentati. Numeri da top player della Roma e del campionato italiano
E infatti il c.t. francese Didier Deschamps continua a convocarlo mentre il nostro, Roberto Mancini, ha detto che chiamerà De Rossi solo in caso di necessità. Per il momento se lo gode Di Francesco, che lo ha rimesso al centro della Roma, ma stavolta mettendogli a fianco un altro monumento.