Incredibile Lazio: pareggio, questo sconosciuto
Sei vittorie e 4 ko, Europa compresa, in 10 gare: mai successo in A ai biancocelesti
Lazio senza mezze misure. Ultima dopo due giornate (quando il Chievo non era ancora stato penalizzato). In zona Champions alla sesta, dopo 4 vittorie consecutive. Col morale sotto i tacchi dopo le batoste nel derby e a Francoforte. E adesso di nuovo quarta in classifica grazie al sofferto 1-0 alla Fiorentina.
Versione da tifoso pessimista (sì, come quelli che hanno esposto lo striscione vicino a Ponte Milvio): con Milinkovic e Luis Alberto ridotti così, è un piazzamento destinato a peggiorare; e meno male che Acerbi, domenica, ha salvato alla disperata al 90’ quel cross di Edimilson anticipando Simeone e Sottil. Versione ottimista: ehi, se lo stesso Acerbi avesse segnato al 90’ contro il Napoli, invece di prendere il palo, adesso saremmo secondi insieme ad Ancelotti e all’Inter... Quel che è certo è che una Lazio così non si era mai vista. Perlomeno dal 1929 a oggi, cioè da quando è nata la serie A. Zero pareggi nelle prime 10 partite stagionali. O vince o perde. Nel 2014-15, con Pioli in panchina, la prima X era arrivata proprio al decimo incontro, un 1-1 sul campo del Verona: risultato preceduto da un esplosivo 7-0 al Bassano in Coppa Italia e da 5 vittorie e 3 sconfitte in campionato. Lo stesso ruolino in serie A di questo 2018-19: sommando la vittoria sull’Apollon e la sconfitta con l’Eintracht in Europa League, stavolta fanno 6 successi e 4 ko. Per trovare un precedente bisogna risalire ad oltre novant’anni fa, al 1926-27, quando non c’era ancora il girone unico e non c’era nemmeno la Roma.
Che nacque subito dopo la fine di quel campionato dalla fusione di Alba, Fortitudo - retrocesse dalla Divisione Nazionale - e Roman, penultimo nel girone D di Prima Divisione (la «serie B») vinto dalla Lazio, promossa con 15 vittorie e 3 sconfitte. Senza neanche un pareggio: l’unica X, un 2-2 col Novara, arrivò nella poule finale, disputata solo per la gloria dalle 4 vincitrici dei gironi, tutte già sicure di giocare il campionato successivo insieme alle grandi.
Il precedente
Nel 1926-27, oltre novant’anni fa. Ma non c’era ancora il girone unico