Tutto su Leonardo, Sgarbi versione palco
Conferenza-spettacolo del critico d’arte
Il manifesto è La Gioconda dove Monna Lisa ha la faccia di Vittorio Sgarbi: «Una variazione a metà strada tra puro narcisismo e pop art», si commenta da solo il critico d’arte che da domani al 14 ottobre torna in palcoscenico al Teatro Olimpico con la sua conferenza-spettacolo, stavolta dedicata a Leonardo. Un percorso scenico iniziato tre anni fa con Caravaggio, proseguito con Michelangelo. «Un’avventura nata per gioco», commenta. E il prossimo artista? «Naturalmente Raffaello — risponde Sgarbi — ma conto poi di fare una successiva incursione su Dante, ma solo per sfottere Roberto Benigni, per divertirmi a umiliarlo», aggiunge con la sua consueta, divertita vis polemica.
Accompagnato dalle musiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino, con la scenografia video di Tommaso Arosio, il protagonista percorre, come in precedenza, vita e opere di Leonardo di ser Pietro da Vinci, di cui proprio nel 2019 ricorreranno le celebrazioni per il cinquecentenario della morte. «È un personaggio che è stato ingegnere, pittore, scienziato, un talento universale del Rinascimento, ma anche un grande dilettante — sottolinea Sgarbi — E per quanto mi riguarda, alla Gioconda preferisco la sua Dama con l’ermellino. Però Monna Lisa ha avuto più successo per via di quel suo sguardo magnetico: ti guarda come per dirti “sono tua”». E parlando di Leonardo, ovviamente, non mancheranno bordate alla politica attuale: «Luigi Di Maio e Matteo Salvini? Sono dei nani», è la battuta più carina che dedica loro.
Lo Sgarbi teatrante, che percorre l’Italia dei palcoscenici, è una storia a parte: «È stancante, ma non mi sono mai risparmiato, la parola vacanza mi fa orrore. Il problema, semmai, è quello di riuscire a contenermi». Infatti i teatri li riempie, il pubblico lo applaude convinto: «Solo una volta ho trovato una platea tiepida». Quale? «L’ho rimossa».
Progetti «Prossimo artista? Raffaello. Poi Dante, per sfottere Benigni»