Rifiuti, ogni giorno 1.500 segnalazioni
Strade sporche e cassonetti: 138.000 richieste d’aiuto in 3 mesi
Il numero può essere indicativo di un servizio che non funziona: 138 mila segnalazioni in tre mesi, cioè – più o meno – 1.500 ogni giorno, ecco quanto i romani contatta- no Ama, o il Comune, per reclami e proteste sulla gestione dei rifiuti e della pulizia della città. I dati sono stati diffusi ieri nel corso di una commissione ambiente convocata proprio sul tema dei canali diretti cittadini-azienda, in particolare il servizio «dillo ad Ama» che, assieme al numero verde, rappresentano gli strumenti più utilizzati da chi, in ogni parte di Roma, vuole sensibilizzare la municipalizzata invitandola a fare di più. Un attivismo che, evidentemente, è anche la conseguenza di una situazione sempre più preoccupante.
Il numero può essere indicativo di un servizio che non funziona: 138 mila segnalazioni in tre mesi, cioè – più o meno – 1.500 ogni giorno, ecco quanto i romani contattano Ama, oppure il Comune, per lamentele, reclami, proteste sulla gestione dei rifiuti e della pulizia della città.
I dati sono stati diffusi ieri nel corso di una commissione ambiente convocata proprio sul tema dei canali diretti cittadini-azienda, in particolare il servizio «dillo ad Ama» che, assieme al numero verde, rappresentano gli strumenti più utilizzati da chi, in ogni parte di Roma, vuole sensibilizzare la municipalizzata invitandola a fare di più. Un attivismo che, evidentemente, è anche la conseguenza di una situazione sempre più preoccupante, un’emergenza rifiuti ormai perenne e anche oggi – in vista dello sciopero indetto dai sindacati il 22 ottobre – al centro di un nuovo confronto tra la sindaca e il ministro all’Ambiente.
Obiettivo della commissione era capire come migliorare un servizio che, in ogni caso, visti questi numeri, è già conosciutissimo e utilizzato. I tecnici del dipartimento Ambiente hanno appunto spiegato che nell’ultimo trimestre disponibile, cioè aprile maggio e giugno, complessivamente
sono giunte ad Ama 138 mila segnalazioni (evase, secondo gli uffici, il 70%) sui soliti problemi: cassonetti pieni, discariche in strada, soprattutto – racconta chi ha catalogato i contenuti – si è trattato di reclami riferiti alla mancata pulizia di strade o quartieri (53 mila in quei tre
mesi). Un numero coerente col trimestre precedente, a dimostrazione del fatto che, in media, ogni anno le segnalazioni possono diventare almeno 500 mila, e anzi sono potenzialmente in aumento con l’entrata in servizio del nuovo Sistema unico di segnalazione (Sus) del Comune che, in pratica, ha aggiornato e sostituito lo 060606. Una sovrapposizione che, in realtà, sta affaticando il «collettore» di Ama, come hanno spiegato gli addetti: «Per il momento i due sistemi, quello aziendale e quello comunale, non comunicano, per cui ogni volta che giunge una segnalazione tramite il Sus, il Comune deve a sua volta inoltrarla a noi tramite mail, un doppio passaggio che deve essere semplificato anche perché, in questo modo, aumenta il tempo di risposta e l’intervento di Ama rischia di essere intempestivo. Nel caso di un cassonetto pieno, per esempio, non ha senso aspettare che anche il Comune esamini la pratica e poi ce la giri...». E del resto anche il nuovo Sus, per segnalazioni «quotidiane» come quelle sui rifiuti, che richiedono insomma tempi di risposta rapidi, non è efficace: per un cassonetto-discarica il sito indica fino a un mese di attesa. Così, alla fine della riunione, è intervenuto anche il comitato Case Rosse 2014, che ha consegnato ai presenti eloquenti fotografie dell’emergenza immondizia a Roma Est: «Perché perdete tempo con il numero per le segnalazioni - hanno incalzato -. Non ce n’è bisogno, le discariche le vediamo ogni giorno».