Tetto crollato a San Giuseppe, due indagati
Sono il direttore dei lavori e il capocantiere
Il direttore dei lavori scelto dal Vicariato, l’architetto Stefano Di Stefano, per la ristrutturazione della chiesa San Giuseppe dei Falegnami è indagato con l’accusa di disastro colposo per il crollo del tetto avvenuto lo scorso 30 agosto. La procura ha proceduto a iscrivere nel registro degli indagati, con la stessa contestazione, anche Gaetano Correra, capocantiere dell’Aspera, ditta che ha completato il restauro nel 2015. La Soprintendenza per i Beni culturali di Roma, che ha dato il via libera al progetto del Vicariato, è per il momento ritenuta estranea alla gestione dei lavori nella chiesa a due passi dal Campidoglio.
Le iscrizioni sono considerate un atto dovuto per procedere alla consulenza disposta dal pm Mario Dovino la con lo scopo di chiarire le cause del cedimento improvviso del soffitto. Tre le domande a cui dovranno rispondere gli esperti incaricati di fare luce sul crollo. Innanzitutto, dovranno stabilire se il progetto di restauro redatto dai tecnici del Vicariato - ossia il Vaticano, proprietario della struttura nel 2012 sia stato il più idoneo a prevenire eventuali incidenti. Il dubbio, sollevato fin dai minuti successivi al crollo, è che il piano dei lavol’esecuzione ri sia stato lacunoso, per l’assenza di una disinfestazione dei parassiti dal legno. Il secondo interrogativo sollevato dagli inquirenti concerne il tipo di materiali utilizzati per la manutenzione. Infine, il pm ha chiesto ai consulenti se l’attività completata dall’Aspera, sotto la supervisione del Vicariato, nel 2015 abbia rispettato i tempi e modi indicati nel prospetto che ha ricevuto il via libera dalla Soprintendenza. La Aspera, per del restauro, ha ottenuto un finanziamento di 534mila euro. Il tempo previsto per il deposito della consulenza è di sessanta giorni. Tuttavia il termine, per la complessità degli accertamenti, potrebbe slittare. È probabile che i risultati arriveranno sul tavolo del pm per l’inizio del nuovo anno.
Questa è la cronistoria dei lavori. Il progetto è presentato nel 2012 dal Vicariato alla Soprintendenza che autorizza (foto Lannutti/ LaPresse) l’avvio della procedura per la ristrutturazione della chiesa. I lavori iniziano nel marzo del 2013. La loro fine è indicata per l’agosto 2014, ma la ditta in un primo momento responsabile del cantiere fallisce e la manutenzione viene affidata alla Aspera. Cosi la conclusione slitta al 2015, anno in cui viene anche svolto il collaudo. Tre anni dopo, il 30 agosto scorso, il tetto cede.