FARE CASSA, ALTRO CHE SICUREZZA
Le amministrazioni, di qualsiasi colore esse siano, da sempre hanno l’esigenza di fare cassa per rimpinguare le disastrate finanze. Piovono così le multe sugli automobilisti indisciplinati che ammassano i veicoli in seconda e terza fila e dove spiccano in bella mostra cartelli di divieto di sosta. E sulle strade a (presunto) scorrimento veloce (perchè ormai si deve andare massimo a 30 chilometri l’ora pur di non chiudere le buche) i minacciosi autovelox si moltiplicano giorno dopo giorno. Ma mai e poi mai avremmo pensato che a essere penalizzata in nome dell’«incasso a tutti i costi» potesse essere però la segnaletica stradale: sopratutto le strisce che evidenziano sull’asfalto con un tratto deciso di vernice bianca attraversamenti pedonali e « stop» per auto e scooter. Ebbene, in questi ultimi giorni in molte zone centrali, dai Parioli a Prati, da via Veneto al Flaminio, come d’incanto sono apparse fresche di verniciatura azzurra le strisce che delimitano la sosta a pagamento. E, accanto, desolatamente scolorite e spesso invisibili, ecco le altre strisce bianche «salva vita» per pedoni e conducenti. Si vede bene per pagare, insomma. Si vede poco o nulla, nella maggior parte dei casi, per attraversare senza correre pericoli. Che sia solo un caso? Che la vernice bianca sia esaurita nei depositi delle ditte incaricate della manutenzione stradale? Possibile, per carità. Ma la Capitale d’Italia e i romani si meritano ben altro: la sicurezza prima di tutto.