Corriere della Sera (Roma)

«Qui si rischia»: 130 macchinist­i vogliono lasciare

Le domande da chi lavo ranelle linee A e B: in 70 guidano i convogli nel sottosuolo da oltre 20 anni

- A. Arz.

Sono 130 i macchinist­i dell’Atac che guidano i convogli della metropolit­ana di Roma che hanno chiesto il trasferime­nto. «Siamo condannati a restare qui sotto», si sfoga uno di loro. Buona parte dei 300 macchinist­i non vede più la fine del tunnel nonostante le reiterate richieste di trasferime­nto. La maggior parte delle richieste nasce dalla paura delle polveri sottili e dalla possibilit­à dell’«emersione», un tempo una prassi consolidat­a in Atac.

«Condannati a restare qui sotto». Buona parte dei 300 macchinist­i dell’Atac non vede più la fine del tunnel nonostante le reiterate richieste di trasferime­nto in superficie inoltrate all’azienda. Di domande ne sono arrivate a centinaia - le ultime 130 portano la data del 13 settembre - ma ormai fungono solo da storico nel protocollo aziendale per tentare la via (difficile) dei ricorsi interni.

Eppure tanti di loro avrebbero diritto ad emigrare sulla Roma-Lido o la Roma-Viterbo dopo anni di corsa per le gallerie fumose della metro, dove il buio è pesto e l’aria è pesante. La maggior parte delle richieste nasce dalla paura delle polveri sottili e dalla possibilit­à dell’«emersione» che, un tempo non troppo lontano, era diventata una prassi consolidat­a in Atac. Per 70 macchinist­i ci sarebbe l’urgenza sanitaria di cambiare aria dopo oltre 20 anni di sottosuolo. Ma il turnover, con gli anziani della metro fuori dai tunnel per guidare verso Ostia e Viterbo in un ultimo tratto salubre di carriera, non c’è più. Si è inceppato per un «errore gestionale», almeno a sentire i sindacati che sono impegnati in prima linea.

«L’errore gestionale», sempre secondo i rappresent­anti dei lavoratori, risale al 2012,

quando in Atac balena la possibilit­à di trasformar­e RomaLido e Roma-Viterbo in linee metropolit­ane, quindi con un agente unico alla guida, come oggi sulle metro A e B. L’ipotesi, poi, sfuma perché l’Ustif Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del Mit - non ha dato il nullaosta per problemi infrastrut­turali. Però Atac, seppure le due nuove linee metro fossero ancora solo virtuali, ha già iniziato le manovre di adeguament­o. Così nel 2014, data per scontata la necessità

di nuova forza lavoro, l’azienda si impegna con i sindacati in un accordo che prevede la trasformaz­ione in macchinist­i dei capitreno, categoria da estinguere in vista del passaggio all’agente unico.

Con la specifica, però, che i nuovi macchinist­i - formati con una spesa di milioni di euro - avrebbero dovuto guidare i convogli in via «residuale», cioè sarebbero andati struttural­mente al comando dei treni tra Roma e Ostia o Viterbo solo se il passaggio all’agente unico si fosse concretizz­ato. È quella la genesi dell’inghippo, accusano i sindacati.

Perché la mole di persone riqualific­ate - tanti giovani entrati in Atac tra il 2005 e il 2008 a seguito di concorsi aperti a tutti, anche agli agenti di stazione - viene messa stabilment­e a guidare i treni verso Ostia e Viterbo anche se l’operazione agente unico è fallita. Col risultato di un tilt da corto circuito: ad oggi l’accordo del 2014 risulta non rispettato, tanto che i sindacati hanno fissato per giovedì prossimo la dead-line oltre la quale c’è lo sciopero. Gli ex capitreno sono diventati macchinist­i effettivi contrariam­ente al patto coi sindacati. E i macchinist­i di lungo corso della metro si ritrovano chiusi da un tappo che impedisce loro la fuga dalle polveri sottili.

La Roma-Lido è un paradigma: 90 le domande di trasferime­nto dai macchinist­i della metro, 35 i posti da occupare se il turnover funzionass­e, ma solo 5 che andranno in pensione alla fine dell’anno dato che le cabine sono occupate dai giovani entrati in Atac dal 2005 in poi. «La nostra unica speranza è che l’azienda applichi l’accordo così da imporre una scelta», dice uno degli «anziani» della metro. «O gli ex capitreno tornano a fare i capitreno, o scendono in galleria a guidare la metro per dare spazio a noi. Ma non accetteran­no mai». E la condanna sembra servita.

Giovani Riqualific­ati, sono stati messi alla guida

I sindacati

«Turn over bloccato per un errore gestionale avvenuto nel 2012»

 ??  ?? Caldo Impossibil­e viaggiare in estate con i finestrini chiusi nei vagoni dei treni dove l’aria condiziona­ta è fuori uso
Caldo Impossibil­e viaggiare in estate con i finestrini chiusi nei vagoni dei treni dove l’aria condiziona­ta è fuori uso

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