Corriere della Sera (Roma)

Genzano, scoppio e terrore Fuga di gas in centro: 2 feriti

Coppia in ospedale, lui è grave. «Erano appena tornati a casa»

- Di Rinaldo Frignani

Il figlio di «Schiccherò» lo hanno trovato già all’esterno della palazzina ormai gravemente danneggiat­a, con la facciata piena di crepe, le veneziane divelte e scagliate a decine di metri, un lenzuolo annodato alla finestra del secondo piano. Alessandro Abbatini, 47 anni, allenatore di calcio, figlio di Bruno, ex tecnico del Cynthia - la squadra di Genzano -, ma soprattutt­o attaccante della Roma (oltre che di Cesena e Padova) oltre mezzo secolo fa e soprannomi­nato così per via del suo tiro potente, scomparso nel marzo 2017 e al quale è stato intitolato lo stadio cittadino -, è ora ricoverato in prognosi riservata al Sant’Eugenio per ustioni di secondo grado in varie parti del corpo. Per i medici non sarebbe in pericolo di vita. Meno grave la compagna, Stefania Farcomeni, di 41, che si trova invece all’ospedale di Albano.

Sono le due vittime della devastante esplosione avvenuta a mezzanotte e venti di sabato in piazza Vittorio Buttaroni, nel centro di Genzano. La coppia era appena rincasata dopo aver cenato in un ristorante quando ha capito che l’abitazione al pianterren­o era satura di gas. A quel punto la quarantenn­e ha spalancato le finestre e il compagno si è messo ad armeggiare in cucina con la bombola che però è improvvisa­mente esplosa. «Abbiamo sentito un botto, poi il fumo ha cominciato a uscire dalla palazzina. Siamo tutti corsi a vedere cosa fosse successo: lui aveva i vestiti tutti bruciati», dicono alcuni testimoni, che anche ieri mattina si sono radunati in piazza per aiutare i 27 inquilini dell’edificio e di quello accanto che non hanno potuto far rientro a casa. Lo scoppio ha infatti provocato gravi danni struttural­i alle palazzine - entrambe di due piani - e i vigili del fuoco le hanno dichiarate inagibili.

Solo per un caso i numerosi avventori di pub e ristoranti del centro, a quell’ora pieni come ogni sabato sera, non sono rimasti coinvolti dall’esplosione. Pietre e pezzi di infissi sono diventati micidiali proiettili che hanno colpito le auto in sosta mandando in frantumi i finestrini e provocando danni alle carrozzeri­e. I vigili del fuoco sono intervenut­i con sette mezzi per cercare eventuali dispersi fra le macerie. L’allarme è cessato poco dopo.

«Era come una bomba, abbiamo temuto il peggio per tutti», spiegano ancora i residenti della zona. La ricostruzi­one di quanto accaduto è ora al vaglio degli investigat­ori del commissari­ato di Genzano, che hanno svolto un sopralluog­o con la Scientific­a. Resta il dubbio che a esplodere e a provocare danni di questa portata sia stata soltanto una bombola, forse difettosa. I pompieri hanno svolto accertamen­ti con rilevatori di sostanze pericolose per capire se ci siano state perdite anche in altre abitazioni.

«Abbiamo evacuato le famiglie e stiamo lavorando per offrire loro una sistemazio­ne di lungo periodo - spiega il sindaco Daniele Lorenzon -. Stiamo monitorand­o senza sosta l’accaduto per tutelare la sicurezza e la pubblica incolumità di tutti. E ci siamo attivati anche per evitare episodi di sciacallag­gio».

 ??  ?? Pericolant­eLa palazzina in piazza Buttaroni dove sabato notte si è verificata la fuga di gas seguita dall’esplosione: 27 sfollati (foto Proto)
Pericolant­eLa palazzina in piazza Buttaroni dove sabato notte si è verificata la fuga di gas seguita dall’esplosione: 27 sfollati (foto Proto)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy