Roma sconcertante, la Spal fa festa
Prova disastrosa, giallorossi ko (2-0) all’Olimpico contro i ferraresi dopo 53 anni
Clamoroso tonfo casalingo della Roma, sconfitta per 2-0 dalla Spal alla ripresa del campionato dopo la sosta per la Nazionale. Disastrosa la prova dei giallorossi - privi di De Rossi, Kolarov e Manolas che vedono interrompersi la striscia di quattro successi consecutivi. La Spal torna a vincere all’Olimpico dopo 53 anni grazie a Petagna (rigore) e Bonifazi. Il tecnico romanista Di Francesco: «Non siamo una grande squadra».
Lo aveva detto alla vigilia, Eusebio Di Francesco, che la Spal non era avversario da sottovalutare. La sconfitta di ieri all’Olimpico gli ha dato ragione, e ha annullato l’effetto positivo delle quattro vittorie consecutive (compresa la Champions) di prima della sosta.
La formazione giallorossa lascia così per strada altri punti: ne ha ottenuti solo 2 in casa contro Atalanta, Chievo e Spal, che veniva da quattro sconfitte (senza contrae il ko a Bologna contro un’altra formazione impegnata nella lotta per la salvezza).
Di Francesco punta il dito contro i suoi calciatori. «Quando si preparano le partite non si può sbagliare nulla, serve applicazione, io sono arrabbiato perché voglio maggiore attenzione da parte di tutti alla vigilia di queste gare, si deve rimanere sempre sul pezzo. Non si può lasciare niente, l’ambiente porta ad appagarti ma fortunatamente martedì c’è un’altra partita (contro il Cska in Champions League, n.d.r.): siamo mancati nella concretizzazione. Se vuoi essere una grande squadra, dopo quattro vittorie devi fare un ulteriore salto».
La formazione giallorossa, che sembrava uscita dalla crisi, è ripiombata nei soliti errori, sciogliendosi al primo episodio contrario, il rigore trasformato da Petagna. «Pellegrini è stato un po’ ingenuo, si è appoggiato e Lazzari è andato giù un po’ con troppa faciliSono tà. Prima di quell’episodio ero contento di quello che avevamo fatto, loro non avevano mai calciato in porta, eravamo rimasti alti, ci era mancato solo il passaggio finale. Dopo il gol subìto dovevamo dare una scossa, non abbatterci ma continuare. Alle prime difficoltà non riusciamo a tirare fuori il meglio di noi e questo non deve accadere. Abbiamo anche dei giovani al nostro interno e devono essere accompagnati. Non è un problema tattico, a questa squadra manca qualcosa».
C’era tutto il tempo per recuperare, ma la Roma non è stata lucida. «Nel secondo tempo siamo stati troppo frenetici, dovevamo creare superiorità numerica sugli esterni visto che loro erano un uomo in meno. Non siamo stati bravi nella gestione della gara, siamo andati in confusion. Abbiamo avuto una grande occasione con Dzeko, poi abbiamo preso il secondo gol. mancati il desiderio, la voglia e la cattiveria. Non so che avesse Edin, ha usufruito di occasioni importanti e non le ha sfruttate, dimostra di essere sempre pericoloso ma non possiamo basare le nostre fortune o sfortune solo su di lui o su Manolas. Diventa riduttivo parlare solo dei singoli, non abbiamo perso la partita su un episodio ma sugli atteggiamenti».
Olimpico tabù
Due miseri punti contro Atalanta Chievo e Spal. Il tecnico: «Purtroppo ci manca qualcosa»