Corriere della Sera (Roma)

Il Bene che c’è stato

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Concordo pienamente con la campagna del Corriere della Sera affinché il 16 ottobre sia dichiarato lutto cittadino. Ma in quell’epoca buia è esistito anche il Bene. Non tutti fecero finta di non vedere. Alcuni rischiaron­o la vita per salvare gli ebrei perseguita­ti. A tale proposito segnalo il progetto della Fondazione internazio­nale Raoul Wallenberg «Case di Vita» che evidenzia con una targa e commemora luoghi come monasteri, conventi, parrocchie, scuole e case private dove molti ebrei furono nascosti e salvati. A Roma sono già state apposte molte targhe per ricordare i luoghi nei quali tanti ebrei sono stati salvati. Tra questi luoghi vorrei ricordare la Curia Generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, la Casa di San Brigida, l’Istituto Suore di San Giuseppe, la Chiesa di San Gioacchino in Prati, l’Ospedale Fatebenefr­atelli sull’Isola Tiberina, il Convento delle Suore di Nostra Signora di Sion, il Pontificio Collegio Portoghese, il Pontificio Seminario Francese, il Collegio San Giuseppe DemeChi rode, la casa privata Staderini. Nel Lazio poi sono state sistemate altre targhe ricordo come quelle sul Nobile Collegio di Mondragone a Monteporzi­o e sulla chiesa di San Pietro in Cellis a Terzone di Leonessa (Rieti). Elena Colitto Castelli

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