Immobile super, un passo da Piola
Ciro Immobile vicino a un altro record. In 99 partite con la Lazio il centravanti ha segnato in totale 74 gol: se giovedì gioca e segna a Marsiglia, in Europa League, raggiunge nientemeno che Silvio Piola, recordman con 75 reti in cento presenze biancocelesti.
Non credevamo allo scudetto. Tantomeno alla Champions League. La massima ambizione, ammettiamolo, per noi tifosi quest’anno era vincere la Coppa Italia. Ma una cosa - sicuramente tutti chiedevamo: divertimento. Ovvero un bel gioco, belle partite, buone giocate e, magari, la crescita dei giovani e performance dei più anziani, vecchi e nuovi, all’altezza della loro fama e dei loro stipendi.
Quello che invece finora è mancato è proprio il divertimento, che in gran parte dei casi porta anche alle vittorie. E questo vale soprattutto per i tifosi che per la seconda stagione consecutiva si ritrovano ad assistere all’Olimpico, in campionato, più a brutte figure che a partite esaltanti. Undici volte su ventiquattro (7 sconfitte e 4 pareggi) la Roma non ha vinto davanti al suo pubblico, siamo quasi al 50%. Deprimente la sconfitta con la Spal, per come è arrivata (inaspettata) e per come è maturata, con una squadra in confusione, svogliata, depressa, spaventata e non tanto per l’immaturità di alcuni, ma per l’assenza di anima e collante di tutti.
E allora, da stasera, è un cambio di passo deciso e definitivo quello che ci si aspetta, a meno di voler già dichiarare chiusa una stagione appena iniziata. Di Francesco ha chiamato a raccolta il pubblico, ma è il pubblico che da adesso in poi deve chiamare alle proprie responsabilità la Roma: dirigenza, allenatore, giocatori. Senza dover assistere a scaricabarile degli uni con gli altri, a partire dal generale che se la prende con gli ultimi degli attendenti, ma con voglia, coraggio e se possibile gioia, perché il calcio è un gioco e non un cammino verso il patibolo. Noi stasera ci saremo, come ci siamo sempre stati. Voi, AsRoma?