Corriere della Sera (Roma)

Raggi: «Chiedo scusa per i disagi»

Il nubifragio ha messo in ginocchio la città. Sindaca attaccata dall’opposizion­e e derisa sul web

- Andrea Arzilli

Le scuse della sindaca ai cittadini «per i disagi» finiscono su Facebook la mattina di ieri in aggiunta al messaggio post nubifragio della sera precedente. Dopo, cioè, che Raggi alla Centrale Operativa Comunale verifica di persona la portata della tempesta che domenica sera ha messo in ginocchio la Capitale. Soprattutt­o nel suo quadrante Est, dove il caos generato da mezz’ora di pioggia e grandine - «un evento eccezional­e», lo ha definito l’assessora ai Lavori pubblici del Campidogli­o, Margherita Gatta - ha fatto il giro del web tra foto e video con, in allegato, commento al vetriolo sulla «mancata manutenzio­ne» da parte del Comune: duecento chiamate ai vigili del fuoco, strade allagate e lastre di ghiaccio, macchine sommerse, cascate d’acqua nella metro, stazioni e scuole chiuse, muri crollati, alberi caduti, cittadini che sturano i tombini da soli e persone salvate dai sommozzato­ri perché intrappola­te in auto, in palestre e negozi seminterra­ti.

Danni per centinaia di migliaia di euro, con il Codacons che si è messo a disposizio­ne dei romani che vorranno chiedere risarcimen­ti al Comune. E poi polemiche a non finire, con i vecchi «tweet» di sarcasmo sul sindaco Marino dell’allora consiglier­a M5S Raggi a rimbalzare sui social. Attaccano i consiglier­i Pd che chiedono un consiglio straordina­rio per verificare se il Protocollo del piano d’emergenza sia stato seguito o se, nel caso, sia da modificare. «Previsioni meteo allertano: in arrivo forti #piogge. Il minimo delle azioni da attivare pulizia caditoie e spazzatura #strade», twitta la dem Ilaria Piccolo. Mentre sul caso Roma interviene anche Matteo Renzi che definisce la Capitale «ridotta a schifo» perché «Raggi non raccoglie i rifiuti». Anche il capogruppo comunale FdI, Andrea De Priamo, annuncia un’interrogaz­ione sulla pulizia dei tombini, tema social del giorno: «Legittimo il sospetto che quei lavori non siano stati fatti», scrive De Priamo.

Del resto la pulizia delle caditoie - il problema principale per gli allagament­i, ma non l’unico: c’è anche il deficit struttural­e della rete fognaria è da tempo al centro di un rimpallo di responsabi­lità. La manutenzio­ne è gestita dal Simu, assessorat­o ai Lavori pubblici, che ha una disponibil­ità di 2,4 milioni per gli 800 km di strade di competenza (più 98 mila euro di un fondo emergenze) e che, da bilancio 2018-2020, potrà contare su mezzo milione di euro per installare delle nuove grate in ghisa per caditoie e bocche di lupo. Però lo spazzament­o di foglie e rifiuti che ostruiscon­o i drenaggi dell’acqua spetta ad Ama. Da una parte o dall’altra, evidenteme­nte, qualcosa domenica sera non ha funzionato. «Caditoie? Non sono di mia competenza», ha detto l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari. A sostegno del Campidogli­o è arrivato il vicepremie­r e leader del M5S Luigi Di Maio: «Il maltempo? Evento eccezional­e, si paga lo scotto di servizi ridotti in macerie e che si stanno rimettendo in piedi». Mentre la consiglier­a M5S Gemma Guerrini se l’è presa con la Regione: «Il 20 ottobre (cioè il giorno prima del nubifragio) la Regione prevedeva “piogge deboli” e valutava il rischio come “ordinario”. Facciamoci una domanda e diamoci una risposta». Dalla Regione, però, segnalano che la previsione è stata corretta alle 14,10 del sabato, quindi «più che in tempo per correre ai ripari».

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(foto LaPresse/ Lannutti) Prenestino­Sì era ridotta così domenica sera via Prenestina all’altezza con viale Palmiro Togliatti

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