Inzaghi debole contro le big L’Inter sarà la grande chance per invertire questa tendenza
Forte (anzi spietata) con i deboli, debole (anzi rassegnata) con i forti. Con questo antico motto si potrebbero sintetizzare le ultime stagioni della Lazio. E le prime partite di questo campionato stanno confermando in pieno la regola. Sconfitte con Juventus, Napoli e Roma (imperdonabile!) e vittorie con Frosinone, Empoli, Genoa, Udinese, Fiorentina e Parma. Lunedì prossimo, però, c’è la possibilità di invertire la nefasta tendenza: all’Olimpico arriva l’Inter (una delle squadre forti), dagli ultimi cinque minuti letali. Una partita che non è mai stata banale e dai precedenti storici curiosamente sempre di maggio. Quel 5 maggio del 2002 quando Ronaldo e compagni lasciarono all’Olimpico uno scudetto già vinto. Oppure otto anni dopo quando la Lazio timbrò lo scudetto della squadra di Mourinho con il famoso striscione di disperazione «Oh nooo». Per finire con la beffarda rimonta del 20 maggio scorso quando noi forse eravamo i forti e loro i deboli. Eppure, per una volta, vinsero i deboli dimostrando che le gerarchie non sono scolpite nel marmo. E allora Simone Inzaghi deve preparare la partita con l’Inter per vincere ripartendo da Parma. Una vittoria ottenuta grazie a chi troppo spesso, anche se per motivi diversi, è rimasto fuori dagli undici titolari. Patric, Berisha, Correa forse non valgono decine di milioni di euro, ma devono giocare.