Metropolitana, choc e polemiche
Repubblica, 25 feriti. Testimoni: la scala mobile ballava da giorni. Atac: manutenzione mensile
È polemica sull’incidente alla stazione Repubblica della metro A, nel quale sono rimasti feriti 25 tifosi russi, sette dei quali in gravi condizioni. Mentre Atac chiarisce che «i controlli e la manutenzione delle scale mobili avvengono con cadenza mensile», i sindacati attaccano: «La città cade a pezzi». La sindaca Raggi: «Sarà un’indagine della Procura ad accertare l’accaduto. Siamo vicini ai feriti e alle loro famiglie».
È polemica sull’incidente alla stazione Repubblica della metro A per il cedimento di una scala mobile che si è accartocciata su se stessa travolgendo le persone: il bilancio è di 25 feriti, sette dei quali in gravi condizioni (uno ha riportato la semi-amputazione di un piede). Mentre Atac chiarisce che «i controlli e la manutenzione delle scale mobili della metropolitana nelle stazioni vengono fatti con cadenza mensile», i sindacati attaccano: «Stiamo assistendo al crollo di una città, che cade a pezzi ogni giorno sotto i nostri occhi - denuncia Alberto Civica, segretario generale della Uil Lazio - . Crolli strutturali come le scale mobili della fermata della metropolitana Repubblica e l’allagamento di alcuni quartieri della città lo scorso weekend. È arrivato il momento di agire seriamente, non servono rimpalli di responsabilità». Daniele Fuligni (Filt Cigil) aggiunge: «La manutenzione delle scale mobili è affidata a ditte esterne, bisognerebbe risalire al lotto e a chi ha svolto le verifiche». Per Claudia Porzi (Scua Cgil) «al momento è impossibile stabilire a cosa sia dovuto quello che è successo, se sia stato l’utilizzo improprio della scala o un freno fuori uso». Parla di «incidente strano» Giampietro Boscaino, comandante provinciale dei vigili del fuoco, che osserva: «Il cedimento della scala mobile ha creato uno scivolamento dei passeggeri, la scala si è distorta, erano tutti accatastati».
In serata, con la stazione posta sotto sequestro e l’indagine aperta dalla Procura, i passeggeri scampati per un soffio alle immagini choc che continuano a rimbalzare sui social sono sgomenti. «Quella scala ballava da giorni», dice A. F., avvocato che sale tutti i giorni in metro a Repubblica. Descrizione confermata da altri fermi dietro alle transenne mentre l’area è presidiata dai militari dell’Esercito. Al suo arrivo, le prime parole della sindaca puntano sui testimoni: «Sembra abbiano visto (i tifosi, ndr) ballare e saltare sulla scala mobile. Siamo qui per capire, c’è un’inchiesta che accerterà -come sono andate le cose». Se non fosse che, nel lasciare la piazza, Virginia Raggi usa altri toni: «Chiaramente non sono scesa giù, è arrivata la Procura e ci sono gli inquirenti che stabiliranno le cause. Ribadisco la vicinanza ai russi feriti: siamo vicini a queste persone per qualunque necessità». Nel frattempo in stazione scendono decine di dirigenti e tecnici Atac, per assistere ai controlli. Fuori, tra la gente, qualcuno si interroga su come sia stato possibile che i supporter russi diretti all’Olimpico per il match di Champions siano affluiti in massa: «Non dovevano essere scaglionati e scortati dalle forze dell’ordine?».