Stop linea C, evacuazione in galleria
Stop per un guasto elettrico alle 7,30: convoglio evacuato e ritardi di un’ora
Apiedi in galleria. È accaduto ieri alle 7.30 su un treno della linea C, evacuato dopo che alcuni passeggeri hanno azionato il sistema d’allarme e sono scesi in banchina. Prima, un treno si era fermato a Teano per un guasto tecnico.
A piedi in galleria. È stata una mattina da incubo per i pendolari che, ieri, affollavano i vagoni della metro C. Alle 7.30 un treno si è fermato nel tratto Gardenie-Teano, in zona Prenestino, per un guasto elettrico. Raggiunta la fermata più vicina, i passeggeri sono stati fatti scendere: alcuni sono risaliti in superficie alla ricerca di un autobus, altri hanno atteso il convoglio successivo. Il problema tecnico, secondo la ricostruzione di Atac, ha causato rallentamenti sulla linea con conseguente stop del treno in coda a 300 metri dalla stazione.
Alcuni passeggeri, come riferisce una nota della municipalizzata, «hanno azionato i sistemi di allarme, probabilmente per segnalare il malore di una persona a bordo del treno». Molti, all’arrivo della guardia giurata e dell’ispettore di linea, erano già usciti sulla banchina mentre venivano innescati altri dispositivi di emergenza. L’azienda, a quel punto, ha dovuto procedere all’evacuazione: per raggiungere l’uscita i passeggeri si sono incamminati lungo la galleria sotterranea, come documentato dai numerosi video filmati con lo smartphone e pubblicati sui social. La
«concatenazione di eventi» ha provocato il blocco della circolazione sull’intera tratta, che è stata ripristinata intorno alle 9 «con residui, forti, ritardi». Sul web si è sfogata la rabbia degli utenti per l’ennesimo
disservizio, nonostante la linea C sia in funzione da appena quattro anni. «Siamo rimasti fermi quasi un’ora senza ventilazione sufficiente — denuncia un passeggero su Twitter — . Dopo mezz’ora alcuni, esasperati, hanno aperto una porta. Una ragazza si è sentita male e il treno è stato evacuato». Qualcuno critica le modalità con le quali è stata gestita la situazione: «Un’ora bloccati a Gardenie, i telefoni non prendono. Non ti informano su quale sia il problema e non sai che fare. Schifo». Qualcun altro ironizza sulla teoria del complotto ed evoca la manipolazione della legge di bilancio: «La manina colpisce anche la metro C, bloccata diverse ore per l’azionamento di un allarme».
I sindacati confermano che, in caso di guasto, le procedure di sicurezza prevedono il distacco della corrente su tutta la linea per evitare il rischio di tamponamenti. E però, «dopo 10 minuti chiusi in un convoglio automatizzato senza conducente — osserva un rappresentante dei lavoratori — può accadere che la gente si innervosisca e vada nel panico. Una volta che i passeggeri si sono riversati sulla banchina ed è scattata la procedura di evacuazione, gli addetti di linea devono verificare che in galleria non ci sia più nessuno. È normale che possa volerci anche un’ora».