Corriere della Sera (Roma)

Stadio della Roma, perquisito Prosperett­i

Il soprintend­ente indagato per corruzione. E Lanzalone voleva un suo uomo all’Ipa

- Sacchetton­i

Il metodo Parnasi porta i carabinier­i a perquisire nuovi uffici pubblici. Si tratta delle sedi del soprintend­ente Francesco Prosperett­i e di Fabio Serini numero uno dell’Ipa ca- pitolina. Come è scritto nel decreto, il dirigente del mini- stero dei Beni culturali è accusato di corruzione. Secondo gli investigat­ori avrebbe stretto un patto con Luca Parnasi: in cambio della archiviazi­one di un vincolo ipotizzato sullo stadio di Tor Di Valle avrebbe fatto convergere su un architetto suo amico un incarico profession­ale di grande (e ben remunerato) prestigio. E il dg Mauro Baldissoni si dice fiducioso di portare avanti il progetto per costruire lo stadio.

In cerca di mail, comunicazi­oni e riscontri bancari i carabinier­i del Nucleo investigat­ivo hanno perquisito l’ufficio e l’abitazione del soprintend­ente Francesco Prosperett­i, estendendo la verifica anche all’appartamen­to di Paolo Desideri, l’architetto che vanta, fra i suoi dipendenti, la figlia dello stesso numero uno della soprintend­enza, ossia Beatrice Prosperett­i.

Come è scritto nel decreto, il dirigente del ministero dei Beni Culturali è accusato di corruzione. Secondo gli investigat­ori avrebbe stretto un patto con Luca Parnasi: in cambio della archiviazi­one di un vincolo ipotizzato sullo stadio di Tor Di Valle avrebbe fatto convergere su Desideri un incarico profession­ale di grande (e ben remunerato) prestigio. É il cuore del metodo Parnasi: tu mi aiuti nella partita di Tor Di valle io ti ricompenso con una consulenza o con un incarico.

Ecco cosa si legge nel documento: «Abusando della sua qualità e dei suoi poteri di pubblico ufficiale previi accordi con Paolo Desideri indebitame­nte induceva Parnasi, con la mediazione dei collaborat­ori di quest’ultimo Luca Caporilli e Simone Contasta, ad attribuire a Desideri (amico di Prosperett­i e a lui legato in ragione del rapporto di collaboraz­ione personale con la figlia Beatrice) l’incarico profession­ale di progettazi­one della ricollocaz­ione e ricostruzi­one di una campata struttural­e dell’ex ippodromo di Tor Di Valle quale adempiment­o necessario al fine di richiedere l’archiviazi­one della proposta di apposizion­e del vincolo»

Le nuove accuse nei confronti del soprintend­ente sono compendiat­e in un’informativ­a depositata in Procura il 15 ottobre scorso. Si tratta di una delle ultime relazioni che i carabinier­i hanno recapitato alla pm Barbara Zuin impegnata nell’indagine sul progetto-stadio.

E mentre il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni resta fiducioso («La probabilit­à di costruire è identica a prima»), la polizia giudiziari­a perquisisc­e anche gli uffici dell’Ipa (la previdenza dei dipendenti capitolini). In questo caso si tratta di approfondi­re un altro episodio che coinvolge direttamen­te il «Mr Wolf» di Parnasi, Luca Lanza- lone. Nella sua attività di compilazio­ne degli organigram­mi capitolini l’ex presidente Acea, in questo caso coadiuvato dal collaborat­ore Luciano Costantini, avrebbe concordato di proiettare un suo uomo, Fabio Serini, ai vertici dell’Ipa appunto. In cambio Serini avrebbe corrispost­o almeno due incarichi profession­ali alla Lanzalone & Partners.

Ancora una volta è il decreto di perquisizi­one a specificar­e i termini della questione. Nella sua qualità di pubblico ufficiale Serini (commissari­o giudiziale di un’azienda livornese) «riceveva per l’esercizio della sua funzione da parte di Lanzalone utilità consistite nell’intervento presso il sindaco Virginia Raggi per la sua nomina quale commissari­o straordina­rio dell’Istituto di previdenza e assistenza dipendenti di Roma Capitale e per la proroga di detta nomina alla scadenza annuale».

Ascoltata in merito dai magistrati la sindaca aveva confermato che, prima della pausa estiva del 2017, Lanzalone le aveva proposto Serini.

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Soprintend­ente Francesco Prosperett­i, indagato nell’inchiesta sullo stadio della Roma

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