NON SOLDI MA IDEE EFFICACI
Non si butta via un quartiere perché in una sua strada è ospitata una delle bolge infernali. La drammatica vicenda di via dei Lucani, a San Lorenzo, ci deve ricordare innanzitutto che se si accetta, come è stato dimostrato da fatti prolungati, che una comunità urbana possa ospitare una centrale di spaccio di droga si deve sapere che c’è perfino il rischio che il territorio circostante ne venga contaminato mentre gli equilibri sociali del quartiere possono saltare. Dopo la tragedia di Desirée si parla di abbattere l’edificio del Male. Ma forse è troppo tardi, a San Lorenzo, per limitarsi alla rigenerazione urbana: si deve pensare ad una rigenerazione sociale. Come per tanti luoghi cittadini simili a via dei Lucani, vanno bene i controlli di polizia, gli sgomberi, vanno bene le demolizioni. Ma bisogna pensare agli «effetti collaterali» che la presenza persistente di un maledetto luogo di spaccio provoca nell’area circostante. I giovani ne sono le prime vittime, ma la vita quotidiana dell’intera popolazione ne risente. Le autorità hanno la mappa di queste Malebolge: bisogna pensare ad un piano per distruggerle ma anche per risanare i rioni, i quartieri che, ospitandole, ne sono stati ammorbati. Lo chiedono i loro abitanti che vogliono difendere la propria integrità civile. San Lorenzo, per la sua storia, ne ha il diritto. E’ un’impresa che non ha tanto bisogno di soldi quanto di idee efficaci e di impegno. Di fatti concreti e di poche parole.