«Cinquecentomila euro spesi per gli interventi»
«Mezzo milione di euro in due giorni i costi per l’ingaggio straordinario di 14 ditte esterne con gru e tecnici per rimuovere alberi e rami». A svelare il bilancio del superlavoro dopo la tempesta di vento sulla Capitale è stata l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari. Il costo esclude le spese straordinarie per le 25 squadre del Servizio Giardini e per le 100 spazzatrici di Ama con 300 impiegati per togliere foglie e rami.
«Cinquecentomila euro in due giorni i costi per l’ingaggio straordinario di 14 ditte esterne con gru e tecnici per rimuovere alberi e ramaglie». A dichiarare il bilancio del superlavoro dopo la tempesta di vento sulla Capitale è stata ieri l’assessora capitolina all’Ambiente Pinuccia Montanari. Il costo esclude le spese straordinarie per le 25 squadre del Servizio giardini e per le 100 spazzatrici di Ama con 300 impiegati al seguito per effettuare il lavoro di pulizia di foglie e rami sulle strade dopo le rimozioni.
La strage di alberi è stata di «circa 101 tronchi a terra», afferma Montanari, un totale di 250 interventi se si parla anche di rami caduti. E se si aggiungono alle ramaglie tegole e cartelloni gli interventi di vigili del fuoco e polizia locale sono stati più di 500, di cui 170 nella giornata di ieri. «Nel 2008 a Roma un evento analogo aveva causato il crollo di 271 alberi, mentre a seguito della nevicata del 2012 ne sono caduti 497», rileva l’assessora.
Montanari, che ha trascorso la notte di lunedì a osservare la situazione al Coc (Centro operativo comunale) allestito per l’emergenza, osserva come «il vento a 107 chilometri orari ha superato le previsioni e ha causato più danni di quello che si potesse pensare». E il bilancio non è ancora completo: «Andremo avanti fino a conclusione dell’emergenza, poi lunedì faremo il punto della situazione». E se al dipartimento Ambiente parlano di altri due giorni di interventi straordinari, a decidere sarà il maltempo che dalle previsioni continuerà con forti temporali.
Intanto strade e marciapiedi sono ingombri di montagne di foglie dovute anche dalla mancanza di manutenzione ordinaria, penalizzata dai tempi lunghi per l’assegnazione del bando. «Già da venerdì sera è stato attivato il rinforzo di Ama - assicura Montanari -. Per la manutenzione la gara è stata effettuata, ma è stata sospesa per il ricorso da parte di una ditta. Però si sta risolvendo». I tempi prevedono l’aggiudicazione entro la fine dell’anno, in ritardo per le potature stagionali che si stanno effettuando in straordinario.
L’assessora, che sta anche affrontando la crisi di Ama con il bilancio ancora non approvato dal Campidoglio e lo sciopero imminente dei rifiuti il 5 novembre, è nell’occhio del ciclone. «Le gare da 9 milioni di euro sul verde sono ferme, altre mai avviate, come quelle con i fondi del Giubileo - attacca Valeria Baglio, consigliera del Pd -. Montanari dovrebbe prendere l’impegno con i romani di piantare subito alberi nuovi al posto di quelli caduti ». Pronta la replica: «Le critiche sono legittime ma bisogna conoscere il lavoro. Io sto cercando di dare il massimo e forse più del massimo».