Corriere della Sera (Roma)

Le Violon d’Ingres, in mostra passioni d’autore

Da Victor Hugo a Patti Smith, «Le Violon d’Ingres» in mostra a Villa Medici

- di Edoardo Sassi

Registi che disegnano, scrittori che dipingono, rockstar che fotografan­o: le passioni meno note, quando non del tutto segrete, di alcuni protagonis­ti della cultura dall’Ottocento a oggi. Questo l’oggetto della mostra aperta da domani a Villa Medici, con un titolo — Le Violon d’Ingres — che fa riferiment­o a un’espression­e idiomatica francese diventata comune. Ingres, pittore universale, suonava divinament­e (anche) il violino. E dallo strumento originale appartenut­o all’artista — che di Villa Medici fu anche direttore dal 1835 al 1841 — prende l’avvio questa esposizion­e con dipinti, foto, video, sculture...

E trattandos­i di passioni «segrete», non di rado coltivate al riparo dall’occhio dell’ufficialit­à, uno dei temi ricorrenti è, giocoforza, l’erotismo, decinato anche in maniera piuttosto audace, come nei disegni di Sergei Eisenstein da cui emerge con chiarezza l’omosessual­ità del regista russo, autore, fra i tanti capolavori, della Corazzata Potëmkin.

Nota e già ampiamente divulgata in tante occasioni, la produzione «segnica» della triade italiana in mostra: Federico Fellini (i disegni), Pier Paolo Pasolini (schizzi e pitture, tra cui gli autoritrat­ti) e Carlo Levi, antologizz­ato con una fitta parete di quadri a olio comprenden­te il celebre ritratto di Anna Magnani. Protagonis­ta, per quantità dei materiali esposti, Victor Hugo, simbolo del Romanticis­mo letterario francese ma qui rappresent­ato con la sua produzione di disegni, con uno specchio in legno da lui costruito e altri materiali d’archivio. E se non sorprende la produzione video di Bob Wilson, tra i grandi registi del teatro internazio­nale — che fa posare Lady Gaga nei panni di Mademoisel­le Caroline Rivière, iconico dipinto di Ingres — colpiscono invece le fisionomie di volti abbozzati da Franz Kafka (in facsimile), i disegni di Nelson Mandela — che mostrano i luoghi della sua detenzione — le litografie di David Lynch o la serie di po- laroid sfocate e stranianti scattate da Patti Smith. Tra le altre divagazion­i d’autore o

passioni-altre — di Apollinair­e, Artaud, Schönberg, Beckett, Cocteau, Sacha Guitry — anche i filmini formato famiglia di Magritte e la proiezione di Un chant d’amour, film in bianco e nero e unica pellicola realizzata da Jean Genet.

Da segnalare ai potenziali visitatori — scelta giustifica­ta in base a una «visione estetica da non turbare» — che la mostra, con tanti materiali, spesso di non immediata riconoscib­ilità, è proposta senza alcun supporto di didascalie. Si vedono cose senza sapere nemmeno chi siano gli autori, barcamenan­dosi con una caotica piantina che riporta numeri e indicazion­i non riprodotte nelle sale. La mostra non è a ingresso libero. Per entrare si paga.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Lady Gaga La popstar protagonis­ta del video di Bob Wilson che cita un celebre ritratto di Ingres
Lady Gaga La popstar protagonis­ta del video di Bob Wilson che cita un celebre ritratto di Ingres
 ??  ?? Italiani (e non solo) Sopra, un dipinto di Carlo Levi. A destra, un disegno di Federico Fellini e un autoritrat­to di Pier Paolo Pasolini. Sotto, una grafica di David Lynch
Italiani (e non solo) Sopra, un dipinto di Carlo Levi. A destra, un disegno di Federico Fellini e un autoritrat­to di Pier Paolo Pasolini. Sotto, una grafica di David Lynch
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy