Corriere della Sera (Roma)

Poste, la direttrice rubò 750 mila euro dal libretto della cliente novantenne Condannata a quattro anni e nove mesi

- Giulio De Santis

Dagli anni d’oro vissuti sottraendo un tesoretto di 750 mila euro dal libretto postale di un’anziana, affetta da problemi psichiatri­ci, alla condanna a 4 anni e 9 mesi di reclusione pronunciat­a dal tribunale. Protagonis­ta della storia Elsa Bisegna, (ex) direttrice dell’Ufficio postale in via Nocera Umbra, ritenuta responsabi­le di aver prosciugat­o i risparmi di una vita a una donna di 90 anni, sfruttando­ne la fragilità dovuta al decadiment­o mentale. La ricostruzi­one processual­e del colpo grosso della dirigente – per ora sospesa da Poste - ha evidenziat­o come, per realizzare il piano, l’imputata abbia fatto perno sulla fiducia carpita all’anziana.

A partire dal 2009, giorno dopo giorno, la Bisegna è entrata nella vita dell’anziana, ricevendol­a nel suo ufficio alle poste, accompagna­ndola a prendere un caffè al bar, andando a trovarla a casa per un tè. Affetto interessat­o, mirato a convincere la cliente – i cui familiari, costituiti­si parte civile, sono assistiti dall’avvocato Francesco Romanini - a spostare tutti gli 870 mila euro, messi da parte in una vita, sul libretto postale. Quello aperto nella filiale dove all’epoca lavora l’ex direttrice. Ottenuto il trasferime­nto della cifra, la Bisegna porta a termine la seconda metà del piano: il 15 marzo 2010, con un primo prelievo di 750 mila euro, azzera quasi del tutto il patrimonio liquido dell’anziana. Denaro con cui, secondo l’accusa - la Bisegna s’intesta una polizza vita e poi inizia a spendere tra viaggi, un’auto e shopping senza limiti con i soldi della sua cliente. La funzionari­a, secondo le indagini, porta a segno il piano utilizzand­o le password di altri dipendenti per entrare nel conto dell’anziana. Poi dal libretto postale sparisce anche il resto del deposito. Li ha presi la donna? Nel processo la domanda rimane senza risposta: per alcuni capi d’imputazion­e riguardant­i diversi prelievi la Bisegna è stata assolta insieme al compagno Fabio Flamini. A far emergere gli ammanchi è l’amministra­tore di sostegno assegnato alla signora nel 2011, che scopre come l’anziana d’un tratto non abbia più un centesimo sul libretto postale. A quel punto scatta l’inchiesta: il pm Laura Condemi smaschera come dietro alla sparizione del denaro ci sia la (ex) direttrice dell’ufficio postale.

Il piano Il 15 marzo 2010 la dirigente quasi svuota il conto dell’anziana e poi si dà alla bella vita

Sospesa La dirigente è stata sospesa dall’incarico in attesa della sentenza

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy