L’altra faccia della medaglia Contro le piccole nessuno è implacabile come Lazio
Inzaghi finora ha vinto tutte le gare con squadre di livello più basso
Una collocazione che – in attesa dello scontro diretto con i rossoneri, previsto per il 25 novembre– vale mezza Champions League.
La Lazio ha battuto nell’ordine Frosinone ed Empoli, Genoa e Udinese, Fiorentina e Parma. Tutto facile, tutto scontato? Nient’affatto. Non a caso nessuna delle altre cinque grandi ha compiuto percorso netto come i biancocelesti. L’Inter ha lasciato alle piccole un terzo dei punti, il Milan quasi, tre (in sei incontri) li ha persi anche il Napoli, mentre la Roma se ne è fatta portare via addirittura la metà o poco meno (ne ha conquistati undici su ventuno). E perfino la Juve è inciampata contro il Genoa, frenata da un 1-1 che finora è l’unico intoppo nella straordinaria stagione bianconera, Europa inclusa.
Un tempo si diceva che lo scudetto si vince in provincia: chi lascia meno punti negli infuocati campi dove si lotta per salvarsi, alla fine si prende il campionato. Era un concetto forse un po’ esasperato, ma con un fondo di verità. E oggi la situazione non è poi cambiata molto, se è vero che la Lazio continua a essere in piena corsa per il quarto posto benché abbia perso contro tutte le avversarie dirette.
Azzardiamo un conteggio ai limiti dell’impossibile: se continuerà ad andare avanti così, battendo le 14 piccole e perdendo contro le altre 5 grandi fino al termine del campionato, la Lazio conquisterà 84 punti.
E sarà sicuramente in Champions League , forse nemmeno come quarta classificata.