Acea, Lanzalone ancora nel Cda
Proprio mentre gli ultimi accertamenti investigativi fanno emergere nuove infedeltà al ruolo pubblico di Luca Lanzalone, qualcuno si chiede perché mai il cosiddetto «Mr Wolf» di Luca Parnasi sieda ancora nel Consiglio di amministrazione di Acea. L’unico incarico al quale aveva rinunciato si scopre essere, infatti, quello di presidente della municipalizzata mentre resta ancora al suo posto (retribuito) come consigliere del Cda. Dunque c’è chi, come il deputato Michele Anzaldi, Pd, va all’attacco: «Se ora il Movimento 5 Stelle vuole prendere davvero le distanze da Lanzalone - domanda - perché ancora lo tiene nel Cda della prima municipalizzata di Roma e tiene in piedi le nomine da lui suggerite? Se davvero la sindaca vuol far credere di aver subito quella nomina per le pressioni di Bonafede perché ora non fa piazza pulita?».
Con un riferimento ai vari Fabio Serini (commissario dell’Ipa) sponsorizzati da «Mr Wolf» e subito nominati da Virginia Raggi, Anzaldi lascia cadere il suo interrogativo.
Già perché? Il motivo è semplice spiegano all’ Acea. Gli azionisti della multiutility — Comune di Roma, Gdf Suez e Gruppo Caltagirone — non hanno mai sottoposto all’assemblea la decadenza di Lanzalone dal suo ruolo, limitandosi a ratificare le sue dimissioni dalla presidenza. La questione pare sia stata insomma lasciata alla buona volontà di «Mr Wolf». Il Campidoglio, in qualità di azionista di maggioranza, forse ha la fetta di responsabilità più importante per la permanenza di Lanzalone in Acea; chiedere spiegazioni al Comune però non si è rivelato proficuo: «Faremo le verifiche». Il protagonismo di Lanzalone nel ricoprire caselle e promuovere persone emerge dalle carte dei pm: «Lanzalone godeva di una fortissima credibilità nel Comune e veniva ascoltato in quasi tutte le sue proposte da quell’ufficio — conferma Parnasi —. L’autorevolezza di cui godeva faceva sì che venisse ascoltato in tutte le sue proposte perché era stato incaricato dal Comune per realizzare lo stadio». Le pseudo-dimissioni di Lanzalone non sono l’unico mistero. Ci sarebbe pure la semi sospensione del pentastellato Paolo Ferrara, che presenzia, pare, alle riunioni dei capigruppo.