Corriere della Sera (Roma)

Golfo di Gaeta, la pesca «miracolosa»

Maltempo, in mare migliaia di orate fuggite dagli allevament­i. In tanti coi retini pieni

- Antonio Mariozzi

Il mare di Gaeta, nel Pontino, «invaso» dalle orate. A migliaia sono finite in acqua dagli allevament­i che si trovano nel golfo, lungo il tratto che si estende verso Formia. La mareggiata dei giorni scorsi ha danneggiat­o un paio di gabbie galleggian­ti per l’allevament­o intensivo del pesce, causandone la fuoriuscit­a di una enorme quantità.

Qualcuno parla addirittur­a di duecentomi­la orate che la violenza del moto ondoso avrebbe riversato nel mare della nota stazione balneare, tra le più gettonate del Tirreno. Di sicuro, parecchie tonnellate. E così la zona è subito diventata meta di pesca «miracolosa»: molti non si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione per riempire, al porto, i loro retini di orate, in una circostanz­a forse mai così agevole. Prezzi crollati anche sui banchi del mercato. E se a Gaeta il maltempo ha causato pesanti conseguenz­e per l’acquacoltu­ra, a Sperlonga, sempre nella Riviera di Ulisse, il tornado di lunedì 29 ha provocato danni intorno agli otto milioni. Al cimitero, distrutto dal crollo di decine di alberi, dovranno essere riesumate 150 salme. Ieri il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha visitato a Terracina le zone martoriate dalla violenta tromba d’aria, che ha fatto due vittime. «Ho trovato una città devastata - ha detto -. Governo e Regione facciano presto per utilizzare i fondi europei». Oggi a Terracina arriverà pure il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

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