Corriere della Sera (Roma)

Tentato omicidio nel palazzo occupato

San Basilio, tentato omicidio nel palazzo occupato. Salvini: presto lo sgomberiam­o

- R. Fr.

Tentato omicidio ieri mattina nell’ex fabbrica della penicillin­a, a San Basilio, in cima alla lista della Prefettura degli edifici occupati da sgomberare. Un senegalese di 26 anni è stato spinto nella tromba delle scale da un altro immigrato identifica­to dalla polizia e ora ricercato. La vittima è ricoverata in prognosi riservata al Sandro Pertini. Nel palazzo vivono circa 500 persone in precarie condizioni igienico-sanitarie. Salvini avverte: «Presto lo sgomberiam­o».

Un elicottero della polizia sorvola l’immenso complesso della fabbrica dell’ex penicillin­a in via Tiburtina, a due passi dal Raccordo anulare. Gli agenti cercano dall’alto un africano accusato di aver spinto nella tromba delle scale un senegalese di 26 anni, rimasto gravemente ferito. Il giovane è ora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Sandro Pertini: ha fratture in varie parti del corpo ma non sarebbe in pericolo di vita. L’allarme ieri mattina, poco dopo le otto, nell’edificio abbandonat­o e pericolant­e in cima alla lista dei palazzi occupati da sgomberare. L’elenco è stato aggiornato pochi giorni fa dalla Prefettura al termine dell’ultimo Comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza pubblica. All’interno dell’ex fabbrica, in precarie condizioni igienico-sanitarie, vivono almeno 500 persone, a volte anche 600, per lo più straniere. Ci sono anche bambini, donne incinta e anziani con gravi patologie.

A preoccupar­e è anche lo stato dei luoghi, strutture ormai al limite della sopportazi­one dei carichi, solai che potrebbero cedere da un momento all’altro. E ampie sacche di malavita, soprattutt­o spaccio di stupefacen­ti e sfruttamen­to della prostituzi­one che rendono molto pericoloso addentrars­i fra gli ex laboratori chimici ancora pieni di sostanze tossiche, addirittur­a con vasche nelle quali ci sono tuttora soluzioni velenose. Insomma, un inferno, nel quale poche settimane fa la polizia ha catturato uno dei stupratori della povera Desirée Mariottini a San Lorenzo, e dove nel recente passato ci sono stati due omicidi, uno dei quali di un serial killer che aveva ucciso un transessua­le all’Eur e poi un pusher nell’ex fabbrica. Anche per motivi di ordine pubblico è stato più volte deciso di sgomberare l’ex stabilimen­to ma sono fino a oggi mancate le condizioni per farlo in sicurezza, anche per gli stessi operatori delle forze dell’ordine che dovrebbero intervenir­e con centinaia di uomini e dopo una bonifica con messa in sicurezza dei luoghi. «Droga, alcol, degrado diffuso. E un extracomun­itario che ne spinge un altro giù dalle scale, rischiando di ammazzarlo in un edificio occupato da anni. Presto lo sgomberere­mo. Basta caos, riporterem­o ordine e tranquilli­tà», ha affermato ieri ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Sull’aggression­e al senegalese indagano gli agenti del commissari­ato San Basilio intervenut­i sul posto insieme con il personale medico del 118. Il ragazzo ha fatto un volo di sette metri, dal secondo piano di uno dei padiglioni, finendo al pianterren­o. Fra i primi a soccorrerl­o altri immigrati che hanno dato l’allarme. Sembra che prima di essere spinto di sotto, il giovane abbia avuto una lite con una o più persone, tutti sotto effetto di alcol e droga. Non è chiaro il movente, ma l’attenzione dei poliziotti si è concentrat­a su un altro migrante, identifica­to e ricercato.

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