Ecco le nuove isole pedonali, l’arcipelago sicuro inizia da piazza Perin del Vaga
E con le strade da percorrere a una velocità massima di 30 chilometri l’ora, arriverà nel II Municipio anche un «arcipelago» di isole pedonali. Sono in massima parte le più belle del territorio, come piazza Mincio al quartiere Coppedé e piazza Winckelmann al Nomentano, o piazza Caprera dietro corso Trieste, fra via delle Alpi o via degli Appennini oppure largo Somalia. Per tutte si stanno già studiando le nuove circolazioni.
La prima di queste nuove piazze pedonali a partire sarà comunque piazza Perin del Vaga al Flaminio, immortalata dai film di Nanni Moretti e premiata dal Fai, il Fondo per l’ambiente italiano. Un piccolo spazio dalla forma ellittica, circondato da tre grandi edifici che una volta erano case popolari ed oggi sono richiestissime, e adornate con due fontane con i delfini con la coda alzata. I lavori per la sua sistemazione inizieranno a gennaio: costeranno 140 mila euro, recuperati dal Municipio tra i fondi stanziati anni fa dal ministero
dell’Ambiente. Un’operazione che la dovrebbe trasformare in un luogo incantato: il livello sarà alzato e portato a quello degli attuali marciapiedi con lastre di pietra lavica. Saranno eliminate le barriere architettoniche e rimesse in funzione le fontane.
Per la riqualificazione di tutte le altre piazze pedonali il II Municipio ha firmato un accordo con l’Ordine degli Architetti , con il suo presidente Flavio Mangione e con l’InArch Lazio (Istituto nato per
promuovere e coordinare gli studi sull’architettura, valorizzarne i principi e favorirne l’applicazione), guidata da Amedeo Schiattarella. «È un’iniziativa per rivitalizzare gli spazi pubblici e perché gli abitanti ne possano usufruire meglio», spiegano la presidente del II Municipio Francesca Del Bello e l’assessore municipale ai lavori Pubblici Gian Paolo Giovannelli. E in questo caso la vera novità è il concorso di progettazione da parte dell’Ordine degli architetti perché «Il Consiglio dell’Ordine lo considera un pilastro fondamentale delle politiche a garanzia della qualità dell’architettura. E al fine di potenziare tale strumento ha istituito una apposita “Area Concorsi” per provvedere alla selezione dei progetti». «La sottoscrizione di questa convenzione con il II Municipio è importante - fa notare il presidente dell’Ordine, Flavio Mangione -. È l’inizio di un importante percorso di dialogo che, partendo dalle istituzioni coinvolte, vuole arrivare a interessare cittadini e architetti sui temi che riguardano la trasformazione degli spazi urbani. I professionisti saranno coinvolti attraverso il concorso di progettazione, strumento principe per intervenire dopo un confronto democratico e culturalmente alto, in grado di garantire qualità e condivisione pubblica dei fenomeni sociali».