Red carpet nel teatro di cintura per il debutto Benvenuti-Fresi
Un vento da «Dolce Vita» ha accarezzato il tappeto rosso che - venerdì sera - ha acceso una zona lontana dal centro, per una boccata di glamour in occasione dell’atteso debutto di Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi nel «Don Chisci@tte», adattato e diretto da Davide Iodice al Teatro Tor Bella Monaca.
Un teatro di cintura, minuto ma nobile, che negli anni è diventato un vero e proprio presidio di cultura, spettacolo e legalità in un quartiere tra i più difficili della Capitale. Ad applaudire lo spettacolo (in replica anche questa sera) c’era il pubblico di zona, gli affezionati della sala ma anche molti amici e colleghi della compagnia: da Monica Benvenuti a Erminia Manfredi, fino a Max Tortora con la compagna.
Irresistibile sul palcoscenico la strana coppia Fresi-Benvenuti, maestri di camouflage che stavolta sfoderano vesti sgangheratamente complottiste e spiritualità naif, con un Sancio che è insieme figlio e disorientato adepto di questo moderno Don pronto al corpo a corpo contro un mondo sempre più virtuale, per difendere la libertà di pensiero.
E a fine spettacolo valanga di consensi per questa scrittura originale, liberamente ispirata a «Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes» di Nunzio Caponio, che torna a scagliare la simbologia del maestro spagnolo contro la nostra contemporaneità.