Casa del cinema, Topolino compie 90 anni
Fischiettante al timone di un battello a vapore, cercando di sfuggire alle grinfie di una specie di gattone feroce, il Pete (futuro Pietro gambadilegno) che Walt Disney inventò tre anni prima di lui. E improvvisando un concertino per colpire al cuore la passeggera d’onore, Minnie. La prima volta di Mickey Mouse, il nostro Topolino, fu novant’anni fa, 18 novembre 1928, data in cui Disney presentò per la prima volta al pubblico del Colony Theater di Broadway il cortometraggio animato in bianco e nero Steamboat Willie, uno dei primi cartoon con sonoro sincronizzato della storia. Lo aveva doppiato lui stesso. Sette minuti appena, sufficienti a decretare la nascita d’un mito.
Un mito che ha intrecciato la sua storia e la sua ascesa a quella del cinema. L’ispirazione per Steamboat Willie arrivò In programma una due giorni (10 e 11 novembre). In scaletta
Plane crazy del 1928 con la regia firmata da Walt Disney insieme a Ub Iwerks, The mad doctor (1933), Mickey’s service station (1935), The band concert (1935), Mickey’s fire brigade (1935, regia di Ben Sharpsteen), Thru the mirror (1936, regia di David Hand),
Moose hunters (1937, regia di Ben Sharpsteen), Lonesome
ghosts (1937, regia di Burt Gillett), Brave little tailor (1938, regia di Bill Roberts), The
pointer (1939, con protagonista Pluto), Symphony hour (1940), Mickey’s birthday party (1942). Infine, Runaway
brain del 1995, diretto da Chris Bailey, presentato fuori concorso al festival di Cannes. Protagonisti Topolino e Minni. Due divi non più ragazzini ma ancora lontani dal viale del tramonto.