Polizia al Virgilio, polemiche e liti
Il vicepreside: timore di estremisti infiltrati. Trovati alcolici all’interno. Oggi assemblea: invitate le altre scuole Liceo sgomberato, tensione all’ingresso, 71 identificati. Rusconi: giusto. Alcuni genitori: follia
Uno sgombero della polizia, dopo la denuncia presentata sabato dal vice preside per i timori di estremisti infiltrati a scuola, ha chiuso l’occupazione-lampo del liceo Virgilio di via Giulia. Momenti di tensione ieri mattina, poi 71 studenti identificati. Trovati alcolici. Genitori spaccati sull’iniziativa dei figli, stamattina assemblea aperta ad altre scuole.
È stata l’occupazione più breve degli ultimi quattro anni. Ma anche un’iniziativa diversa dalle altre. Che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto comunque essere lampo.
Solo sette giorni, con gli studenti del Collettivo del liceo Virgilio di via Giulia che volevano liberare le aule fra oggi e domani. Solo che all’alba di ieri, dopo la denuncia presentata dal vice preside Pasquale Spinelli, «con contestuale richiesta d’intervento», sottolineano dalla Questura, due squadre del Reparto mobile insieme con gli agenti del commissariato Trevi-Campo Marzio li hanno preceduti e si sono presentati davanti al portone dello storico istituto scolastico per sgomberarlo. I ragazzi, 71 in tutto - 48 minorenni e 23 maggiorenni -, hanno provato a resistere, c’è stata un po’ di tensione all’ingresso della polizia, ma alla fine la scuola è stata aperta e dopo un paio d’ore l’edificio riconsegnato ai responsabili. L’urgenza dell’operazione è stata dovuta anche al fatto che nella denuncia i vertici dell’istituto hanno manifestato timori per la presenza all’interno di soggetti esterni, forse legati ad ambienti estremisti. Gli studenti che si trovavano nel palazzo alle 7.15 sono stati tutti identificati: i maggiorenni sono andati via da soli, per gli altri si è dovuto attendere l’arrivo dei genitori.
Non ci sono stati incidenti, nè denunce, almeno per il momento. Sono state trovate solo bottiglie di birra e qualche superalcolico. Per tutta la giornata di ieri e anche nella notte scorsa l’ingresso del Virgilio occupato ogni anno, dal 2015 a oggi, ma mai sgomberato dalla forza pubblica - è stato presidiato da una pattuglia in borghese della polizia, e oggi dovrebbe essere effettuato il sopralluogo per la stima degli eventuali danni causati nel corso dell’occupazione.
I ragazzi trovati all’interno della scuola rischiano, almeno sulla carta, l’accusa di invasione di edifici e interruzione di pubblico servizio, oltre a una richiesta di risarcimento nel caso vengano accertati danneggiamenti, come accaduto in passato. La loro posizione
sarà comunque segnalata in un’informativa in procura, anche a quella dei minorenni.
L’occupazione, iniziata domenica scorsa e proseguita anche nei giorni in cui per l’emergenza maltempo il Comune aveva disposto la chiusura delle scuole, è stata organizzata prendendo il testimone da quella del Mamiani alla fine di ottobre. Iniziative «a staffetta» che adesso dovrebbero proseguite con altri istituti. Al Virgilio però, come di consueto, il fronte dei genitori si è subito spaccato sull’opportunità di organizzare una nuova occupazione. Per il presidente dell’ Assopresidi Lazio Mario Rusconi si è invece trattato di «un’iniziativa stanca, inutile e dispendiosa. Che nemmeno gli studenti stranieri capiscono perché nei loro paesi non si fanno. E anche senza seguito, visto che quest’anno di occupazioni non ce ne sono o sono state poche e molto brevi».
❞ Iniziative stanche e ormai senza seguito Rusconi, Assopresidi
Indagini Oggi la stima di eventuali danni. In arrivo denunce e istanze di risarcimento