Corriere della Sera (Roma)

Lello Arena: no alle schedature, blitz eccessivo

- Di Maria Rosaria Spadaccino

L’attore Lello Arena commenta lo sgombero del liceo Virgilio dove studia suo figlio Leonardo, «la polizia certo è giusto che faccia il suo lavoro, ma i ragazzi avevano annunciato che sarebbero andati via, si poteva aspettare». L’occupazion­e è stata fatta durante i giorni del ponte di Ognissanti, «hanno cercato di non danneggiar­e chi non era d’accordo», conclude Arena.

Leonardo, 15 anni compiuti sabato, aveva finito il suo turno e quindi era a casa. «Sono stati i compagni ad avvertirlo dello sgombero della loro scuola, il liceo Virgilio, e poi sì, abbiamo letto il comunicato sul sito del collettivo», spiega il padre e attore Lello Arena.

Suo figlio c’è rimasto male?

«Sì, ovviamente e non tanto per la modalità, quanto soprattutt­o perché i ragazzi avevano annunciato che sarebbero andati via lunedì o martedì».

Non se l’aspettava?

«Non in questo modo e non di domenica mattina, in qualche modo è stata un’occupazion­e virtuosa».

Virtuosa?

«Sì, rispetto a quelle dei mie tempi sicuro, perlomeno più rispettosa. Intanto i ragazzi hanno occupato nel lungo week-end di festa, per permettere a chi non era d’accordo di non perdere giorni di scuola».

Quindi non hanno danneggiat­o chi voleva studiare?

«No. Ma non solo: durante questi giorni hanno fatto incontri, seminari, invitato autori, registi, professori a parlare di temi di interesse comune. Non hanno buttato il tempo».

Non tutti la pensano così. Come si risolve il problema?

«Con il buon senso e il rispetto: io rispetto chi ritiene questi momenti di condivisio­ne e di protesta, che sono momenti di crescita per i ragazzi, inutili o peggio dannosi. Ma anche chi ha bisogno di far sapere che non è d’accordo sulle politiche del governo deve essere rispettato».

E lei ritiene che lo sgombero si poteva evitare?

«Penso che la polizia fa bene a fare il proprio lavoro, su quello non ho nulla da dire, ma identifica­re dei minorenni che, mi risulta, non hanno opposto alcuna resistenza mi è sembrato quanto meno esagerato».

Non dovevamo sgomberali?

«Credo che sia stato legittimo, ma eccessivo. Penso che le nostre forze dell’ordine hanno il loro lavoro da eseguire, e su questo nulla da eccepire. Anzi. Ma poi si guardano le cose in faccia e si reagisce di conseguenz­a come noi facciamo ogni giorno. Si schedano dei ragazzi, come è accaduto ieri, se c’è un reato, non in maniera preventiva o a prescinder­e. Ma i tempi sono questi».

Cosa intende?

«Se dalla presidenza del Consiglio si twitta “me ne frego” e ovvio che poi accadono cose di questo tipo».

Lei è contento di aver scelto per suo figlio il Virgilio?

«La scuola l’ha scelta Leonardo e non io, come è giusto che sia. Io sono soddisfatt­o perché nel programma c’è un’apertura europea adatta ai ragazzi di oggi. Poi il nostro liceo nel passato ha avuto cattiva stampa, ma la mia esperienza, invece, è assolutame­nte positiva»

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Lello Arena Ha il figlio al Virgilio

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