Corriere della Sera (Roma)

Roma, l’attacco desapareci­do ha segnato meno di Immobile

Il laziale a 8 gol contro i 6 di El Sha, Dzeko, Under, Schick, Perotti e Kluivert

- Luca Valdiserri

Dove è finita la Roma in campionato lo dice la classifica: nono posto, -15 dalla Juventus capofila, -5 dal quarto posto che è l’ultimo che qualifica alla Champions League. Per vedere un piazzament­o peggiore dopo 11 giornate bisogna risalire alla stagione 2009-201o: quattordic­esimo posto a -14 dall’Inter di José Mourinho. Era la stagione delle dimissioni di Spalletti dopo la seconda giornata e dell’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina gialloross­a. Dopo una fantastica rimonta quella squadra arrivò seconda, dopo essere stata anche prima per due giornate, e in finale di Coppa Italia. Un percorso che la Roma attuale non sembra in grado di ripetere.

Dove è finito l’attacco della Roma, invece, non lo sa nessuno. I sei attaccanti «ufficiali», finora, hanno segnato la miseria di 6 reti: 3 El Shaarawy (in 698 minuti di utilizzo), 2 Dzeko (900) e una Cengiz Under (639). Diventano 8 se si aggiungono quelli di Pastore, che nei piani iniziali doveva essere però un centrocamp­ista. Otto sono anche i gol segnati da Ciro Immobile (932 minuti in campo).

L’attacco della Roma ha fatto gli stessi gol di quello del Frosinone (3 Ciano, 2 Ciofani, uno Pinamonti) o dell’Empoli (5 Caputo e uno Mraz). Peggio ha fatto giusto il Chievo con 5 (3 Stepinski, uno a testa Giaccherin­i e Pellissier).

Dzeko, un anno fa, a questo punto era a quota 7 ed è proprio il centravant­i il grande assente in questo campionato. Mentre in Champions segna con regolarità (5 gol in 3 presenze), in serie A ha smarrito completame­nte la via della porta: contro la Spal e contro la Fiorentina ha fallito almeno quattro occaasioni elementari per un bomber come lui: alla Roma sono costati 5 punti anche se il bosniaco non è l’unico ad aver commesso errori. Un altro problema è che Di Francesco non ha trovato un’alternativ­a che potesse limitare la fatica di Dzeko: Schick usato pochissimo e fuori ruolo, non ha mai sentito la fiducia dell’allenatore e, dopo un ottimo precampion­ato, si è ritrovato subito in panchina. El Shaarawy resta discontinu­o, Perotti ha giocato solo 90’ per gli infortuni, Kluivert è inesperto e Under non è un cannoniere.

Eppure gli avversari non sono stati impossibil­i: il Chievo, dopo il pareggio all’Olimpico, ha subito sette sconfitte consecutiv­e e la Spal, che ha vinto a Roma per 2-0 il 20 ottobre, dopo ha perso due gare su due segnando un gol e subendone sette. Insomma, è tornata la Spal.

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L’erroreUna clamorosa occasione fallita da Edin Dzeko, 32 anni, nella partita di sabato a Firenze. Il bosniaco ha giocato 10 gare per un totale di 900 minuti

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