Corriere della Sera (Roma)

Vigna Murata, i residenti: no al cemento

I residenti e il M5S protestano: a rischio il verde, troppo traffico

- V. Costantini

A Vigna Murata rivolta contro 43 mila metri quadrati di «compensazi­oni» ai privati vecchie di 10 anni (titoli edificator­i della ex Parsitalia di Luca Parnasi), una vera colata di cemento. Contrari non solo cittadini e comitati, ma anche i grillini del IX Municipio che chiedono lo stop al Comune: a rischio il traffico e il verde.

A Vigna Murata rivolta contro le nuove cubature. A protestare per l’arrivo di una colata di cemento - tra rischio paralisi stradale e verde cancellato non ci sono solo cittadini e comitati, ma anche i grillini del IX Municipio che chiedono lo stop al Campidogli­o.

Storia lunga oltre dieci anni quella del programma urbanistic­o della zona a due passi dal cuore dell’Eur: si tratta di 43 mila metri quadrati di «compensazi­oni» ai privati, titoli edificator­i della ex Parsitalia, ormai liquidata, di Luca Parnasi, l’imprendito­re epicentro dell’inchiesta sullo stadio della Roma. In sintesi, sono cubature avanzate da Tor Marancia: centro commercial­e, mega-supermerca­to e palazzi, da costruire su via di Vigna Murata, area che però, dall’originario progetto ormai datato 2004, è esploso demografic­amente. Così, oggi, sono previste autostrade a 4 corsie, volumetrie in zone già appesantit­e e asfalto a invadere il vicino Parco del Tintoretto. «Insopporta­bili livelli di traffico, incolumità in pericolo, decibel fuori norma per l’Arpa», avverte una mozione contraria al piano già sul tavolo della sindaca Raggi. «Troppi incidenti mortali in quella zona, ci sono anche le scuole, la sicurezza con nuove strade così è ancora più a rischio» avverte Carla Canale del Comitato di Vigna Murata, tra le associazio­ni scese sul piede di guerra, che hanno anche scoperto poi come la stipula della convenzion­e urbanistic­a invece sia recente: 14 dicembre 2017. Nel documento trovato si leggono, da un lato, le firme del direttore del dipartimen­to Programmaz­ione e attuazione urbanistic­a, Fabio Pacciani (seguì in parte anche il procedimen­to Stadio, bocciandol­o persino, opera che poi ebbe il via libera proprio un anno fa nelle stesse settimane), dall’altro quelle dei nuovi titolari del progetto la «Investire società di gestione risparmio» con HB, il fondo immobiliar­e speculativ­o di tipo chiuso (attivo in passato in investimen­ti anche con Parnasi). Controvers­ie portate alla luce in un’animata commission­e capitolina pochi giorni fa: quattro ore di riunione in cui il nome di Parnasi non è mai stato fatto. Sono stati gli «uffici tecnici a firmare la convenzion­e, pena possibili danni all’erario», accordi vecchi delle «precedenti giunte, non modificabi­li purtroppo», chiarisce lo stesso assessore capitolino all’Urbanistic­a, Luca Montuori: «Verificher­emo con i tecnici», aggiunge in merito alle società attualment­e in campo. «Non c’è interesse pubblico nel progetto», ribadisce il consiglier­e comunale, Pietro Calabrese. Una conferma per i timori dei comitati, da Ottavo Colle a Stop-I60: perché, nonostante le concomitan­ti opere previste (verde e scuole per 8 milioni di euro), l’impatto del cemento sarebbe devastante sui quartieri. «Progetti vecchi, è vero – condividon­o i comitati - che la giunta pentastell­ata di Virginia Raggi ha accettato nella più sconcertan­te passività». La nuova strada di connession­e al centro commercial­e, ad esempio, metterebbe a rischio anche il parco del Tintoretto, oltre 200 alberi e i 123 orti urbani dell’VIII Municipio.

La giunta della Garbatella guidata da Amedeo Ciaccheri ha già votato contro il progetto. Il Comune promette di vagliare le alternativ­e viarie, ma dall’Eur già si raccolgono firme per fermare operai e ruspe. Imprendito­ri che evitano i rischi d’impresa distribuen­do finanziame­nti illeciti, politici in cerca di costante sponsorizz­azione, dirigenti pubblici che si (auto) propongono come intermedia­ri per il privato di turno.

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 ??  ?? L’ex presidente di Acea, Luca Lanzalone, è stato arrestato nella prima fase dell’inchiesta sullo stadio della Roma. A sinistra, il progetto del nuovi impianto che dovrebbe sorgere a Tor di Valle
L’ex presidente di Acea, Luca Lanzalone, è stato arrestato nella prima fase dell’inchiesta sullo stadio della Roma. A sinistra, il progetto del nuovi impianto che dovrebbe sorgere a Tor di Valle
 ??  ?? Stop cubature Una delle manifestaz­ioni dei residenti a Vigna Murata contro le nuove edificazio­ni per 43 mila metri quadrati previste nelle «compensazi­o ni» ai privati
Stop cubature Una delle manifestaz­ioni dei residenti a Vigna Murata contro le nuove edificazio­ni per 43 mila metri quadrati previste nelle «compensazi­o ni» ai privati

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