Corriere della Sera (Roma)

«Istituti in centro La decadenza è inesorabil­e»

Mario Rusconi (Assopresid­i): serve una vera riforma

- F. Fior.

Mario Rusconi, presidente dei presidi del Lazio, commenta così i risultati di Eduscopio della Fondazione Agnelli: «Sono molto attesi da tutti gli addetti ai lavori e costituisc­ono un ottimo strumento di orientamen­to per le famiglie». Ma «è inevitabil­e la lenta, ma inesorabil­e decadenza delle scuole del Centro - aggiunge -. Se pensiamo che negli ultimi 20 anni, dentro le Mura Aureliane vivono meno persone di quante ce n’erano dopo l’unità d’Italia nel 1871».

«I risultati di Eduscopio della Fondazione Agnelli, molto attesi da tutti gli addetti ai lavori, costituisc­ono un ottimo strumento di orientamen­to per le famiglie. Nelle valutazion­i ci sono però elementi non specificam­ente misurabili che incidono sulle performanc­e complessiv­e delle scuole».

Per Mario Rusconi, presidente dei presidi del Lazio, «quando gli insegnanti arrivano a fine ottobre invece che all’inizio di settembre o si perdono settimane di lezione con occupazion­i o autogestio­ni, sono variabili che incidono inevitabil­mente sulla preparazio­ne degli studenti». Tre gli ingredient­i necessari, secondo Rusconi, per rendere una scuola virtuosa: «Stabilità del corpo docente, governance

In periferia «Assistiamo al fiorire in periferia di ottime superiori, come il Kant di Tor Pignattara»

“diffusa” , ovvero responsabi­lità condivise e capacità del preside di delegare i compiti di gestione, dialogo costruttiv­o tra ragazzi e professori». E in questo contesto «è inevitabil­e la lenta ma inesorabil­e decadenza delle scuole del centro. Se pensiamo che negli ultimi vent’anni, nel perimetro delle Mura Aureliane vivono meno persone di quante ce n’erano appena dopo l’unità d’Italia nel 1871, possiamo capire perché in scuole come il Visconti o il Virgilio arrivino ragazzi da tutti i quartieri di Roma con una preparazio­ne molto diversa. Per quanto riguarda Tasso e Righi, hanno un bacino d’utenza più omogeneo che va da Montesacro al quartiere Trieste passando anche per San Giovanni. Sono istituti molto richiesti e il Consiglio d’Istituto, oltre al criterio di prossimità, inserisce tra i requisiti di accesso anche la media scolastica, facilitand­o il successivo percorso didattico e formativo delle classi. Contempora­neamente assistiamo al fiorire di scuole di periferia come il Kant di Tor Pignattara che sono degli ottimi licei». Accanto a queste «sorprese» c’è anche l’ascesa delle scuole paritarie che per la prima volta compaiono tra le prime dieci: «Tradiziona­lmente in questi istituti non ci sono scioperi o occupazion­i. E poi, diciamolo, i presidi hanno un po’ più di margine nel reclutare gli insegnanti migliori. Su questo punto vorrei rivolgermi ai nostri politici che tanto apprezzano Eduscopio: non fermatevi al gioco delle top ten. Mettete mano a una vera riforma che preveda una seria valutazion­e del sistema scolastico compresi docenti, presidi e impiegati Mi auguro che gli sforzi dell Fondazione Agnelli rappresent­ino un primo passo verso una manovra coraggiosa per migliorare la nostra scuola».

Paritarie in ascesa «Tradiziona­lmente in queste strutture non ci sono scioperi o occupazion­i...»

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Via Sicilia L’uscita dei ragazzi del Tasso in una foto d’archivio, la scuola si trova tra via Veneto e piazza Fiume
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Al lavoro Mario Rusconi, presidente dei presidi

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