Roma, porta da blindare: i gol presi sono più del doppio rispetto allo scorso anno
Se la gara con il Cska Mosca ha messo in mostra una difficoltà della Roma nel chiudere le partite, la vera sfida per Eusebio Di Francesco è invece cercare di blindare la porta di Olsen. A dirlo sono i numeri: i gol segnati dopo 11 giornate di campionato, infatti, sono gli stessi dello scorso anno, 18; quelli subiti sono più che raddoppiati, passando da 6 a 14.
Per questo a finire sotto accusa è stato tutto il reparto difensivo: il portiere svedese e Manolas sono riusciti a riscattarsi, ora tocca agli altri, soprattutto Federico Fazio e Juan Jesus. Il primo ci sta mettendo più del dovuto a ritornare quello dello scorso anno, il secondo nelle ultime uscite ha fatto registrare qualche timido miglioramento che gli ha permesso di scavalcare Marcano (piace al Villarreal) nelle gerarchie di Di Francesco.
Domani contro la Sampdoria potrebbe toccare di nuovo al brasiliano. «Affrontiamo le sue parole a Sky - un’ottima squadra con un grande allenatore, noi dobbiamo vincere perché abbiamo bisogno dei tre punti per la classifica e per noi stessi, non abbiamo alternative, poi durante la sosta avremo tempo per allenarci. Il tempo stringe, dobbiamo correre, non credo che possiamo accontentarci del nono posto». A risaltare è il diverso rendimento tra la Champions e il campionato. «Penso sia questione di concentrazione, perché sappiamo che in Europa ci sono solo 6 partite nel girone. Vogliamo recuperare anche in campionato perché non possiamo stare così lontani dalle prime in classifica, dobbiamo tornare ad essere la Roma che conosciamo. In Champions, comunque, puntiamo a vincere il girone. Se lavoriamo con la testa giusta possiamo fare meglio sia del terzo posto sia della semifinale dello scorso anno: io ci credo e lotto per la Roma, dobbiamo farlo fino all’ultimo».
Devono farlo anche i giovani della rosa, compreso Patrik Schick, che potrebbe giocare titolare contro la sua ex squadra. «Ha una grande pressione addosso, ma ha qualità, ma deve provare ad avere un carattere più forte. È un bravissimo ragazzo e può diventare un grandissimo calciatore, ma servono pazienza e fiducia. I giovani come lui, Cengiz, Kluivert e Zaniolo non devono accontentarsi».
Chi non vuole farlo è un altro veterano come Federico Fazio. «Abbiamo la squadra per risalire in classifica - le sue parole al Match Program della società - ma dobbiamo vincere senza guardare oltre, con la Sampdoria vogliamo i tre punti per dare un segnale. In Champions stiamo andando bene, ma in campionato non siamo dove vorremmo».