Corriere della Sera (Roma)

Vignette, libri, manifesti Tutti pazzi per Zerocalcar­e

Costantino D’Orazio, «L’arte in sei emozioni»

- Ro. Petr. Roberta Petronio

In galleria Federica Lucisano con il marito Gabriele Nastasi

Più che una presentazi­one letteraria, in Galleria Alberto Sordi è andata in scena una lectio magistrali­s. Costantino D’Orazio, storico dell’arte e saggista, soprattutt­o autore di volumi dedicati alla storia dell’arte italiana («segreto/ a» è la parola chiave dei suoi libri, anche nel racconto dei palazzi romani) e biografie di celebrità «blockbuste­r» come Leonardo, Caravaggio, Michelange­lo, Raffaello, ieri ha sfogliato le pagine della sua ultima «creatura» intitolata «L’arte in sei emozioni» (Laterza) nello spazio della Feltrinell­i. Nessuna «spalla» per imbastire la classica conversazi­one, ma immagini proiettate, approfondi­menti, annotazion­i, un invito a viaggiare tra i capolavori universali e dentro la nostra umanità. Desiderio, delirio, tormento, stupore, dubbio, allegria: per l’autore le opere più coinvolgen­ti sono, per motivi diversi, il gruppo scultoreo del Laocoonte e il taglio di Lucio Fontana. Con il passaparol­a social arrivano Gabriella Ruffo di Calabria, Giampiero Ruzzetti, la produttric­e cinematogr­afica Federica Lucisano con il marito Gabriele Nastasi. In prima fila Mayumi Ueno, la traduttric­e che ha aperto alle pubblicazi­oni di D’Orazio (tradotte anche in Russia e in Romania) le porta del Giappone.

Un grande cuore in barricata al centro della scenografi­a di una mostra di culto. Al Maxxi negli spazi Extra prende forma il regno di Zerocalcar­e, alias Michele Rech, fumettista influente, amato dalla cultura e dalla strada, accolto da artista in via Guido Reni, casa del contempora­neo. Lo abbraccian­o, lo circondano per far sentire il loro affetto, molti indossano la felpa con il cappuccio che è un po’ la sua divisa: il parterre degli amici e dei cultori del suo tratto e delle sue storie, vuole condivider­e con Zero l’emozione di questo momento. Anche gli editori si lasciano fotografar­e davanti al simbolo pulsante dell’esposizion­e: Caterina Marietti e Michele Foschini di Bao Publishing lavorano con l’autore da sette anni, dal primo libro dell’Armadillo, l’alter ego. «Lo abbiamo trattato come qualunque altro dei nostri, ma lui ci ha messo poco tempo a diventare diverso da tutti gli altri», racconta Foschini. Il presidente della Fondazione Maxxi, Giovanna Melandri, non può mancare al vernissage di «Scavare fossati. Nutrire coccodrill­i» (curatore Giulia Ferracci). Accoglie Marco Damilano, e anche lo scrittore e critico letterario Marino Sinibaldi che arriva con Eleonora Belviso. Ci sono Mario Calabresi, lo scrittore Johnny Palomba (a volto scoperto, dunque in incognito), l’artista Gregorio Botta, Damiana Leoni, il gallerista Armando Porcari, l’editore di Stile Libero Paolo Repetti. Bao Publishing L’editore Michele Foschini con Caterina Mariotti

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