Arbitro ferito, ore contate per gli aggressori
San Basilio, ore contate per i due teppisti. Il presidente della società sportiva: «Ci costituiremo parte civile contro di loro»
Aggredito alle spalle, colpito a tradimento. Un’azione vigliacca di due teppisti che domenica mattina hanno mandato in ospedale il giovanissimo arbitro del campionato Promozione Riccardo Bernardini, 24 anni, sul campo della Virtus Olympia San Basilio. Ci sarebbero però più video, ripresi dall’impianto di sicurezza del «Francesca Gianni» in via del Casale di San Basilio, che potrebbero consentire a chi indaga di identificare i picchiatori. In particolare le telecamere installate nell’area tecnica, dove è vietato l’accesso agli estranei.
I teppisti avrebbero scavalcato le recinzioni alte tre metri proprio per picchiare l’arbitro, reo secondo loro, e altri tifosi del San Basilio, di aver fatto perdere la squadra di casa contro l’Atletico Torrenova espellendo due giocatori nel finale di partita. I carabinieri hanno ascoltato anche ieri alcune persone che si trovavano nell’impianto sportivo: la svolta nelle indagini potrebbe essere vicina, anche perché i teppisti ricercati sarebbero personaggi conosciuti nel quartiere. E con loro anche altre persone indicate dalla madre dell’arbitro, che assisteva alla partita come ogni domenica, come coloro che insultavano il figlio. Intanto le condizioni di Bernardini sono stazionarie. Il ragazzo è sempre ricoverato all’Umberto I dove rimarrà in osservazione almeno per altre 48 ore. È comunque fuori pericolo e i medici sono ottimisti sulle sue possibilità di ripresa.
«Non mi sono accorto di nulla, mi hanno aggredito alle spalle», ha raccontato all’assessore regionale alla Sanità Luigi D’Amato che ieri mattina è andato a fargli visita regalandogli un volume sulle imprese olimpiche degli atleti laziali. In ospedale anche i genitori e altri parenti. «Vogliamo che quello che è successo non si ripeta mai più, ogni volta è un campo di battaglia, per questo seguiamo sempre Riccardo quando arbitra», hanno sottolineato.
Nel frattempo il comitato regionale laziale, presieduto da Melchiorre Zarelli, ha disposto il blocco per questa settimana anche degli allenamenti sui campi dilettanti. Un provvedimento che segue quello dell’Associazione italiana arbitri che ha sospeso la prossima giornata dei campionati. «Così si danneggiano le società, come la nostra che con questa storia non ha niente a che vedere. Siamo vittime, non responsabili. E ci costituiremo parte civile contro chi ha aggredito Bernardini - spiega Daniele Giovannoni, neo presidente della Virtus -. Domani il giudice sportivo userà la mano pesante contro di noi, ci sarà una sentenza esemplare, ma proprio a Zarelli ho ricordato come l’anno scorso, quando ero presidente del Garbatella ci fu un’aggressione alla terna arbitrale sul campo di Tor Bella Monaca e la società padrona di casa fu multata solo per 800 euro, oltre a 6 punti di penalizzazione e 5 giornate a porte chiuse».
«Ma lì - aggiunge Giovannoni - i cancelli erano aperti. Da noi domenica era tutto chiuso. Chi poteva prevedere che dei teppisti scavalcassero quelle recinzioni? A pagare non possiamo essere noi, che peraltro avevamo chiesto la presenza della forza pubblica, ma i veri colpevoli».