Raggi: «Sgomberi, ma con criterio»
Dei 150 migranti nella ex tendopoli al Tiburtino, 117 ricollocati. Salvini: «Interventi in altri 27 edifici» La sindaca dopo l’operazione di ieri mattina al Baobab: «Stabili pericolanti, si deve procedere»
Arrivano i blindati nella tendopoli della stazione Tiburtina: smantellato il presidio di Baobab Experience, nel quale vivevano 150 migranti (117 ricollocati nelle strutture del Comune). Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, annuncia nuove operazioni, 27 nelle prossime settimane. La sindaca Raggi, però, frena: «Sgomberi, ma con criterio».
«Let us live», lasciateci vivere, la scritta che campeggia su un muro di piazzale Maslax dietro il filo del bucato steso ad asciugare. All’arrivo dei blindati molti dei 150 migranti che vivono nella tendopoli alle spalle della stazione Tiburtina stanno ancora dormendo. Gli accampati (tra loro anche una famiglia italiana) vengono caricati sui pullman e portati in via Patini, nell’ufficio immigrazione della Questura per l’identificazione. Il presidio gestito dai volontari di Baobab Experience, che dalla vicina via Cupa si è spostato sul lato Est dello scalo ferroviario e in tre anni ha accolto quasi 80 mila transitanti, viene smantellato: baracche e giacigli spianati da un bobcat, mentre gli operatori dell’Ama ripuliscono il parcheggio da quello che ormai è solo un mucchio di rifiuti.
«Riportare ordine e sicurezza quartiere per quartiere — scandisce su Facebook il ministro dell’Interno, Matteo Salvini — . Zone franche, senza Stato e legalità, non sono più tollerate». Il vicepremier annuncia il piano degli interventi: «Dopo Baobab arriveranno a Roma altri sgomberi: quattro edifici pericolanti e 23 interessati da iniziative giudiziarie. Non ci fermeremo, questo è solo l’inizio». Prossima operazione, entro la fine del mese, nell’ex fabbrica di penicillina a San Basilio. Nella diatriba con la sindaca — ieri il leader del Carroccio è
tornato a insistere che «su buche, trasporti e raccolta dei rifiuti si può fare di più» — Virginia Raggi lancia la controffensiva: «Salvini ha detto che invierà 254 agenti tra polizia e carabinieri, li aspettiamo con ansia. Abbiamo rafforzato il presidio della polizia municipale a San Lorenzo, ma serve una presenza massiccia delle forze dell’ordine. Chiedo al governo di sbloccarmi l’assunzione degli oltre 2 mila vigili». E sulle occupazioni la prima cittadina frena, delimitando il raggio d’azione: «Abbiamo stipulato un accordo con la Prefettura per ripristinare la legalità con un certo criterio. Si deve procedere dagli stabili pericolanti per proteggere l’incolumità delle persone».
Nel frattempo è polemica sullo sgombero di piazzale Maslax, con i volontari che accusano: «Le questioni sociali a Roma si risolvono così: polizia e ruspa. Il Campidoglio a 5 Stelle non è diverso dai precedenti né dalla Lega. Una vergogna infinita per questa città», protesta Andrea Costa, coordinatore di Baobab Experience. Gli operatori umanitari temono che un centinaio di migranti finisca in strada, ma in serata dal Comune fanno sapere: «Le 42 persone che hanno accettato l’accoglienza si aggiungono alle 75 della scorsa settimana, per un totale di 117. Sono una decina quelle che si sono allontanate autonomamente». Il Comitato cittadini stazione Tiburtina confida «che sia la volta buona per fermare definitivamente questa associazione criminale che devasta con le occupazioni interi quartieri». La galassia di centrodestra,capofila Fratelli d’Italia, si allinea con il responsabile del Viminale e rilancia: «Non deve semplicemente sgomberare le zone franche — lo pungola il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli — ma iniziare a mostrare l’avvio dei rimpatri di cui non si vede traccia dall’insediamento del governo Conte». A sinistra monta invece l’indignazione per l’approccio «muscolare» del ministro, accusato di usare due pesi e due misure. La deputata di Leu, Laura Boldrini, twitta: «Salvini manda i blindati per sgomberare il Baobab, mentre “i fascisti del terzo millennio” occupano abusivamente e a spese nostre un palazzo nel centro di Roma». Stessa obiezione sollevata dalla parlamentare dem Alessia Morani: «Salvini esulta per lo sgombero del Baobab, invece gli amiconi di CasaPound possono continuare a occupare?». Stoccate in linea con le parole del presidente della Regione, Nicola Zingaretti: «Ci aspettiamo la stessa fermezza nel liberare l’immobile occupato abusivamente da anni da CasaPound, perché se la legalità vale solo per alcuni diventa arbitrio e ingiustizia». Incalzato sul tema, il ministro dell’Interno apre all’ipotesi di intervenire anche nel palazzo in via Napoleone III: «Abbiamo un calendario dettato dalle urgenze: nelle prossime settimane verranno sgomberati quattro edifici pericolanti, ai quali se ne aggiungono 23 oggetto di provvedimenti giudiziari. Poi tutte le altre situazioni, compresa CasaPound».
Forze dell’ordine
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