Villa Pamphilj, serre liberate dai clochard
Portuense, rimossa baraccopoli: 4 romeni denunciati
Due sgomberi di luoghi occupati abusivamente sono stati eseguiti ieri dalla polizia municipale: le serre di Villa Pamphilj liberate dai giacigli di fortuna. E un’area al Portuense di proprietà privata trasformata in un piccolo insediamento abusivo. «Diamo i casali della villa storica alle forze dell’ordine», dicono dalla Lega.
Ieri ci sono stati altri due sgomberi di luoghi occupati abusivamente: le serre di Villa Pamphilj e un piccolo nucleo di baracche e tende sulla Portuense, ma su un terreno di proprietà privata. L’operazione nella villa storica è stata realizzata all’alba, quando gli agenti della polizia locale del gruppo Monteverde, dopo alcuni sopralluoghi eseguiti i giorni scorsi, sono intervenuti con la collaborazione del reparto Pics ( Pronto intervento centro storico) per liberare la parte delle serre di Villa Pamphilj, già sottoposte a sequestro. Giacigli, cartoni, valigie, suppellettili e tutto quello che permette a chi vive con poco di ripararsi dal freddo e dalla notte sono stati rimossi all’interno delle strutture, restaurate nel 2000 con i fondi del Giubileo e poi occupate da senza fissa dimora. Al termine della bonifica, si è provveduto a sequestrare l’area.
Il secondo sgombero al Portuense ha riguardato due insediamenti abusivi sorti su aree private in via dell’Imbrecciato ed in via Fusinieri, a seguito di una denuncia presentata dalla proprietaria. Nel corso di questa operazione, realizzata dal gruppo Marconi, sono state abbattute 10 baracche e denunciati all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva 4 romeni, di cui 3 uomini e una donna. Gli sgomberati hanno rifiutato l’assistenza alloggiativa alternativa offerta dal Campidoglio.
«Lo sgombero di oggi è importante, a patto che non si trasformi nell’ennesimo intervento spot», commentano Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega e Giovanni Picone, capogruppo della Lega al Municipio XII. «Sarebbe importante una vigilanza continua a tutela del patrimonio storico-architettonico dell’area e dei cittadini che la frequentano». I due rappresentanti leghisti propongono di cambiare la destinazione d’uso dei casali. «A tutela del parco, inoltre, chiediamo che per le serre, come anche per area jogging e bagni, gli spazi di Villa Pamphilj possano essere messi a bando - spiegano -. Così gestiti in piena sicurezza e trasparenza, e di conseguenza resi più vivibili per tutti i frequentatori dell’area. I casali devono essere dati in comodato alle forze dell’ordine o ai carabinieri del Corpo Forestale dello Stato, così da rendere il controllo costante, 24 ore su 24, e rendere una delle più belle ville storiche di Roma fruibile e sicura».
I senza casa
Hanno rifiutato l’assistenza alloggiativa alternativa proposta dal Campidoglio