Per protesta bollette Tari portate in Campidoglio
Caudo, presidente del III Municipio, dalla parte dei residenti
«Talenti è una discarica, i cittadini non vogliono pagare la Tari in arrivo in questi giorni a casa». Giovanni Caudo, presidente del III Municipio dove si trova il Tmb Salario che smaltisce una quarto dell’indifferenziata dei romani ha deciso da dar voce alla rabbia dei residenti, già esasperati dai miasmi dell’impianto: «Porterò le bollette dei contribuenti in Campidoglio».
«È una beffa pagare la Tari per un servizio inefficiente. Porteremo le bollette in Campidoglio». A prendere l’iniziativa è il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, dopo le vivaci proteste dei cittadini per i cassonetti stracolmi e i rifiuti in strada, esternate durante la riunione dell’Osservatorio ambientale venerdì. «La sporcizia è aumentata in maniera consistente - osserva Caudo - e la tassa è ingiusta e la raccolta funziona malissimo».
Con la seconda rata della bolletta Tari che sta giungendo un quarto dell’indifferenziata dei romani. «Talenti è una discarica, gli abitanti mandano delle foto che sono impressionanti», precisa il presidente. «È un quartiere di circa 70 mila abitati servito in parte dalla raccolta su strada e in parte dal “porta a porta” ricorda Caudo -. Quest’ultimo servizio viene favorito dalla raccolta, perché i sacchi abbandonati nei portoni provocano problemi di igiene sempre più gravi. L’Ama ha difficoltà di strategia e non riesce a raggiungere tutti gli utenti».
Ma a denunciare il malfunprende zionamento della raccolta ci sono anche i cittadini: «Io sono indignato due volte - scrive un residente di zona - perché pago la Tari, vedo la città sporca e lavoro all’Ama in un impianto sempre al massimo della capienza, con mezzi ridotti all’osso, vecchi e che funzionano 24 ore al giorno». Il dipendente dell’Azienda municipale ambiente aggiunge che «i colleghi caricano a mano tutti i giorni tonnellate di rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti stracolmi». Poi lancia accuse pure contro il Campidoglio: «La giunta non decisioni, anzi litigano spesso tra i vertici dell’Ama e gli assessori al Bilancio e all’Ambiente, mentre la sindaca Raggi rimane in silenzio. Tanti ci accusano di essere fannulloni, ma mancano progetti, un piano industriale e un management capace». E Caudo sottolinea: «Nel territorio i residenti versano all’Ama circa 50 milioni per avere in cambio le strade sporche, i rifiuti ammassati sui marciapiedi, senza contare anche la puzza insopportabile».