Corriere della Sera (Roma)

Ciro sempre bomber ma l’anno scorso aveva segnato il doppio

- Marco Calabresi

Quante cose cambiano in un anno. La cosa che è cambiata meno, per la Lazio, è la classifica, e con essa la consapevol­ezza di essere una squadra forte: dodici mesi fa, dopo 12 giornate, i biancocele­sti erano esattament­e dove sono ora. Quarti, a 28 punti contro i 22 di questa stagione: quei 28 diventereb­bero 31 contando la partita con l’Udinese, collocata alla dodicesima giornata di campionato ma rinviata il 5 novembre per pioggia, recuperata a gennaio e vinta 3-0. Il campionato, invece, sembrava più equilibrat­o: non comandava la Juventus di Allegri ma il Napoli di Sarri, la classifica era più corta e la Lazio anche con la partita in meno viaggiava a -4 dalla vetta.

Sui gol segnati, però, si è capovolto il mondo: dopo le prime 12 partite giocate (contando quindi il derby perso 2-1 alla tredicesim­a giornata), la Lazio era andata in rete già 32 volte, quasi il doppio di quello che è successo in questo inizio di campionato, quando i gol sono stati «solo» 18. Di questi, 8 quasi la metà - realizzati da Ciro Immobile, di gran lunga il miglior marcatore di questa Lazio ma con

laziali in campionato dopo 12 giornate (32 un anno fa) numeri dimezzati rispetto a quanto accadeva nel 2017 di questi tempi. Immobile, che in questi giorni è a Coverciano e spera di convincere il c.t. Roberto Mancini a dargli spazio in Nations League contro il Portogallo, lo scorso anno viaggiava a più di un gol di media a partita: 12 partite (compreso il derby alla tredicesim­a, dopo la sosta di novembre), 15 gol, con una tripletta al Milan e quattro doppiette contro Genoa, Verona, Juventus e Cagliari.

Saldo negativo per Immobile, quasi in parità per Milinkovic-Savic (le cui condizione fisiche sono monitorate dallo staff medico, in contatto con quello della Nazionale serba), che aveva punito solo Chievo e Bologna e quest’anno si è limitato al gol al Genoa, e per Luis Alberto, decisivo solo a settembre contro il Frosinone (lo scorso anno 3 gol,1 al Milan e 2 al Sassuolo).

Non aveva ancora segnato di questi tempi in campionato Felipe Caicedo: oggi, alla ripresa degli allenament­i a Formello dopo due giorni di riposo. Andranno valutate le condizioni dell’ecuadorian­o, che ha saltato per un problema all’adduttore le partite contro Marsiglia e Sassuolo. Inzaghi ha bisogno anche di lui.

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Azzurro Ciro Immobile, 28 anni, in questi giorni è con la Nazionale di Mancini

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