Inzaghi, lo stile che piace tanto ai suoi colleghi
Max Allegri, l’allenatore che ha vinto gli ultimi quattro scudetti, ha votato per lui: «Nella scheda ho scritto il nome di Inzaghi». Per il tecnico della Juventus, Simone è il collega migliore della scorsa stagione in serie A: perciò lo ha indicato come vincitore della Panchina d’oro, assegnata lunedì a Coverciano e andata ovviamente al bianconero. Direte: non poteva dare la preferenza a se stesso, perciò ha puntato sul laziale. Non è proprio così, perché niente avrebbe impedito a Max di votare – ad esempio – per il celebratissimo Sarri. Questione di antipatia per il manager del Chelsea? Nemmeno questo.
Altri sette allenatori hanno infatti votato per Inzaghi, e loro avevano anche un’altra opzione forte: Allegri, appunto. Tanto che, alla fine, Simone si è piazzato al secondo posto: il tecnico della Juventus ha toccato 17 punti, lui e Sarri sono arrivati a 8.
Se è vero che nessuno può giudicare la qualità del lavoro di un allenatore meglio di un suo collega, si ha la sensazione che Inzaghi goda di una considerazione speciale da parte di chi fa il suo stesso mestiere (un voto ovviamente gliel’ha dato il fratello Pippo, quello era quasi scontato). I tecnici hanno apprezzato il modo di giocare della sua Lazio, ma anche la capacità di valorizzare i calciatori e di gestirli, oltre che di sopportare le pressioni in una piazza esigente come Roma. Doti che gli hanno permesso di ottenere risultati importanti con una continuità impressionante: alla sua terza stagione dall’inizio sulla panchina biancoceleste, Simone è sempre arrivato alla dodicesima giornata in quarta posizione.
È successo due anni fa, quando era a 22 punti assieme all’Atalanta e aveva perso solo contro Juventus e Milan. È capitato l’anno scorso, quando si è arrampicato addirittura fino a quota 28 nelle prime dodici partite (anche se la gara con l’Udinese, rinviata, l’avrebbe poi vinta a gennaio, quindi sarebbero stati 31). E adesso è di nuovo lassù, a 22, da solo. Né va dimenticato che nelle ultime due stagioni ha aggiunto a questi risultati «interni» la qualificazione anticipata ai sedicesimi di Europa League.
Inzaghi, dunque, continua a conquistare estimatori. Forse più fuori Roma che dentro il Gra, se consideriamo certi contrasti estivi con Lotito e il corteggiamento di qualche grande club, tipo Juventus e Napoli. Il mondo di Simone, però, ruota tutto attorno alla Lazio, la squadra che sente sua nella città che è diventata sua. Almeno per il momento.
Escalation
Per la terza volta in tre stagioni Simone quarto in classifica alla dodicesima giornata