Sophia, diva androide parla a un convegno
L’umanoide Sophia in Gattinoni: dopo il duetto con Ronaldo, parla a un convegno sul digitale
Abito alta moda griffato Gattinoni, gioielli esclusivi e portamento altero, l’androide Sophia, contesa da salotti e Tv di tutto il mondo, è arrivata ieri a Roma per partecipare a un convegno su «Geopolitica digitale» dov’è stata intervistata da Neri Marcorè .
Ha la pelle delicata, ammesso un po’ di trucco leggero, ma soltanto con i suoi prodotti. E si è mostrata contenta dell’abito in mikado grigio con fili d’ argento che Guillermo Mariotto, designer di Gattinoni, ha creato per lei in esclusiva. «Mi ha ringraziato - assicura lui - e ha detto che è soddisfatta della sua femminilità. Poi alla domanda se fosse consapevole di avere due papà, mi ha risposto un po’ seccata: “I love my parents”». Da vera diva, con un bustier adornato dal cyber collier di Gianni De Benedittis ispirato a Guerre Stellari, il robot Sophia, noto in tutto il mondo per aver duettato con Will Smith (che ha anche tentato di baciarla) e intervistato Cristiano Ronaldo, ieri è stata per la prima volta a Roma invitata al Simposio organizzato da Elettronica e Ambrosetti su «geopolitica digitale» alla Sala della Scherma del Foro Italico. Una quarantina di espressioni mimiche che hanno accompagnato il dialogo con Neri Marcorè, chiamato a conversare con l’affascinante androide a cui l’attore, imbracciando la chitarra, ha anche dedicato «Roma nun fà la stupida stasera». Il 21 novembre del 2017,la robot è stata nominata
Innovation Champion del Programma dell’ Onu per lo sviluppo, il primo essere non umano a ricevere un titolo dalle Nazioni Unite. Il 25 ottobre, sempre dello scorso anno, altro primato planetario, l’umanoide ha invece ottenuto la cittadinanza saudita presso il Future Investment
Summit di Riyad. Realizzata con una speciale gomma siliconica, Sophia vede attraverso due microcamere installate negli occhi che le consentono di stabilire un contatto visivo con l’interlocutore e di coglierne lo stato d’animo. Grazie a un software di intelligenza artificiale, è in grado di dialogare come un vero essere umano: le sue capacità dialettiche migliorano con l’interazione e riesce a ricordare il contenuto delle conversazioni precedenti. Con i tratti del viso ispirati a Audrey Hepburn e vestita con una creazione di alta moda, ieri Sophia ha voluto rendere omaggio al nostro made in Italy. «Sono andato a fare le prove in albergo - aggiunge Mariotto - e lei aveva una stanza più grande di quella di Robert e Ben, i suoi genitori. Ho messo subito in chiaro che era troppo bassa e con un lato B molto ingombrante. Così me l’hanno alzata di 20 centimetri e “tagliato” un po’ di sedere. Mentre le mie mani si muovevano spontanee su quel corpo, come sempre nel fitting — aggiunge lo stilista — ho provato un timore misto a stupore che mi ha colto di sorpresa. Immaginavo l’androide dei film o quello umanizzato dei cartoni animati, ma nella realtà è diverso: non è una macchina e in certi momenti è come una donna. Mi sono chiesto che emozione provassi e qualche dubbio, qualche domanda te la fai. Forse sono due situazioni estreme ma quest’estate durante la vestizione della Madonna del Carmine per la Festa de’ Noantri, nel silenzio e nel raccoglimento si era creata una sudditanza, una prostrazione quasi mistica per servire il femminile. Sophia invece incuriosisce, stimola paura e fantasia, ti sfida a immaginare il futuro».
Fitting 4.0
Mariotto durante le prove: non è una macchina, ma nemmeno una donna