Ama, bilancio sempre più nel caos Bagnacani sotto attacco del Comune
I revisori revocano l’ok ai conti che avevano invece avuto semaforo verde dall’ad
Caos nel mondo dei rifiuti e crisi in aumento nella gestione delle aziende municipalizzate, Ama e Multiservizi, impegnate nella raccolta e smaltimento del pattume e della pulizia delle strade, in questi giorni invase dalle foglie.
Mentre l’ad di Ama Lorenzo Bagnacani è sempre più vicino alle dimissioni perché sempre più isolato nel braccio di ferro con il Campidoglio sull’approvazione del bilancio, gli operatori della Multiservizi non avranno gli stipendi di ottobre.
A mettere nell’angolo Bagnacani è stato ieri il Collegio dei sindaci (l’organo di controllo dei conti di Ama da parte del Comune, ndr) che ha revocato il parere positivo sul bilancio della municipalizzata messo nero su bianco dall’ad lo scorso aprile e già approvato anche dallo stesso collegio. Una mossa che assomiglia a un ultimatum del Campidoglio all’ad al punto che ieri sera Bagnacani si è recato dalla sindaca Raggi.
La bocciatura del bilancio varato dall’ad da parte del collegio dei sindaci favorisce infatti l’assessore capitolino al Bilancio Gianni Lemmetti che chiede da tempo di mettere in rosso i 18 milioni di euro di crediti verso i servizi cimiteriali che Ama si porta dietro dalla cattiva gestione del 2008-2012. Bagnacani, invece, vorrebbe farli approvare anche per quest’anno senza variare la stesura del bilancio , già pronto ormai da sette mesi. E anche se l’indicazione della sindaca da settimane è quella di cercare una soluzione condivisa, una scelta ribadita più volte anche dall’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari, (che ha parlato due giorni fa dell’individuazione di un fondo di riserva), la posizione del manager è sempre stata irremovibile.
«I numeri non si toccano, i conti sono quelli e non ci sono motivi per cambiarli» avrebbe detto l’ad ieri sera dopo la bocciatura del Collegio (foto LaPresse/Leone) dei sindaci. E mentre la crisi si ripercuote sui crediti bancari ad Ama (anche se la chiusura del 15 novembre ieri è stata prorogata al 10 dicembre) continua anche la sfiducia del lavoratori reduci dallo sciopero del 5 novembre. E sulle strade continua l’invasione dei rifiuti abbandonati, una situazione che difficilmente migliorerà in vista delle feste natalizie.
«Sono circa 4.000 le lavoratrici e i lavoratori ai quali non verrà pagato lo stipendio di ottobre, (erogazione 15 novembre)» ha comunicato ieri la Multiservizi (partecipata da Ama al 51%) ai sindacati, specificando che la causa è dovuta ai «ritardi nei pagamenti dei corrispettivi dovuti alla società». Tra i primi a protestare Paolo Terrinoni della Cisl Lazio. Pertanto, fino quando non verrà accreditato il dovuto da parte di Campidoglio e Ama «saranno sospesi gli stipendi fino a data da destinarsi». I lavoratori della Multiservizi, oltre ad effettuare pulizia delle strade e raccolta differenziata per Ama, si occupano di mense scolastiche, sorveglianza e trasporti nelle scuole comunali.
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