Corriere della Sera (Roma)

Ragazza sfugge allo stupro La madre la salva: picchiata

La cinquanten­ne è disabile: pugno e zigomo rotto

- Frignani

Una ragazza di 20 anni è sfuggita alla violenza sessuale alla Romanina mentre stava portando a spasso il cane grazie all’intervento della madre disabile che è stata ferita dagli aggressori della figlia. È successo mercoledì sera in via Carnevale, vicino al centro commercial­e. I carabinier­i di Frascati hanno arrestato uno dei violentato­ri, un romeno di 34 anni, incensurat­o e senza tetto. Caccia nel quartiere al complice, mentre la madre della vittima è finita in ospedale per la frattura di uno zigomo.

Portare a spasso il cane sotto casa alle dieci di sera e guardarsi attorno per vedere se il buio nasconda qualche minaccia. Accade un po’ dappertutt­o, ma l’incubo si è materializ­zato mercoledì per una ragazza di 20 anni, aggredita alla Romanina da due uomini che volevano stordirla con lo spray urticante e poi violentarl­a. L’intervento della madre, una disabile costretta a muoversi con le stampelle, ha salvato la giovane, ma ad avere la peggio è stata proprio lei: uno dei balordi le ha sferrato un pugno al volto rompendole uno zigomo. Per i medici del policlinic­o di Tor Vergata guarirà in un mese. Scenario dell’ennesima aggression­e a sfondo sessuale è stata via Emanuele Carnevale, nei pressi del centro commercial­e del quartiere.

I carabinier­i del Nucleo radiomobil­e di Frascati hanno arrestato uno degli aggressori. Si chiama Ion Fitri Petre, 34 anni, romeno. Prima di mercoledì sera a Roma era un perfetto sconosciut­o, arrivato in città nel 2011. Incensurat­o, secondo chi indaga è un senza fissa dimora che per dormire si appoggia dove capita. Due sere fa era alla Romanina insieme con un amico quando

ha adocchiato la ragazza con il cagnolino al guinzaglio. «Li ho visti da lontano, ho capito che si stavano avvicinand­o proprio a me - ha raccontato la giovane ai carabinier­i -, così ho allungato il passo per tornare verso casa, a una cinquantin­a di metri. Mi hanno raggiunto in pochi istanti e uno di loro (proprio Petre, secondo i militari dell’Arma,ndr) mi ha afferrata alle spalle mentre l’altro mi ha spruzzato addosso una bomboletta».

La ragazza tuttavia non si è data per vinta: ha cominciato a urlare e si è voltata dall’altra parte per evitare la sostanza urticante che l’avrebbe messa fuori combattime­nto. Poi si è divincolat­a ed è corsa verso casa, inseguita dai due. Le urla dalla strada hanno richiamato l’attenzione della madre, che nonostante le difficoltà a muoversi ha raggiunto il marciapied­e e si è scagliata contro Petre e l’altro, mentre la figlia ha chiamato il 112 con il telefonino. A quel punto Petre e il complice sono fuggiti verso il centro commercial­e prima dell’arrivo in via Carnevale di una pattuglia dei carabinier­i che si trovava già in zona. Ai militari è bastata una breve battuta per individuar­e il 34enne che è stato arrestato per violenza sessuale e lesioni aggravate. Ora si trova a Regina Coeli. Il complice è ricercato: per trovarlo gli investigat­ori

La vittima

«Ho visto che si stavano avvicinand­o, uno mi ha afferrata alle spalle. E sono fuggita»

In manette

Ion Friti Petre vive a Roma dal 2011. Mai identifica­to. Caccia al complice nella favela

setacciano gli ambienti dei senza tetto che frequentan­o la Romanina. Esclusi collegamen­ti con i palazzi occupati e i campi nomadi nella zona. Le ricerche sono state invece estese alle favelas nascoste nella vegetazion­e della periferia est della Capitale. Anche perché prima di mercoledì sera nè lui nè Petre si erano mai visti da quelle parti.

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