Un microchip (ci) salva dai crolli: al via l’operazione «alberi sicuri»
Il Campidoglio si affida al chip contro il pericolo caduta alberi. Sarà una sperimentazione a costo zero curata dall’American University of Rome con tecnologia Georadar per «monitorare gli alberi e i relativi apparati radicali». Dopo l’annuncio dello scorso aprile, il direttore del dipartimento Ambiente Rosalba Matassa l’altro ieri ha firmato la delibera.
Il provvedimento riguarda la «sperimentazione gratuita di sistemi di monitoraggio degli alberi», ma per sapere quanti saranno sottoposti ai controlli bisognerà aspettare la pubblicazione dell’accordo con l’ateneo sul sito del Comune. In ogni caso nella delibera è premesso che i test con l’American University of Rome saranno effettuati sugli alberi caduti «che non mostravano patologie o difformità durante il monitoraggio visivo definito Vta (Virtual tree assessment) », quello affidato alle ispezioni degli agronomi.
Intanto però a Prati gli alberi pericolanti già individuati dai tecnici sono da un anno in attesta di essere abbattuti. Un pino a piazzale Maresciallo Giardino, due platani in viale Angelico, un leccio all’incrocio con via Dardanelli e un olmo in viale delle Milizie hanno la croce rossa sul tronco che stabilisce l’abbattimento da settembre 2017, più di un anno fa. Ma sono ancora al loro posto, nonostante due piante siano a ridosso dell’ingresso delle scuole.
Un’altra emergenza ambientale sul tavolo delle amministrazioni è l’inquinamento causato dallo smog. Oltre alle limitazioni al traffico stabilite due giorni fa dalla sindaca Virginia Raggi, ieri la Regione Lazio ha firmato il «piano organico per la qualità dell’aria» con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Il progetto prevede 400 nuovi mezzi Cotral euro 6, la prospettiva del 100% di convogli di ultima generazione per i treni, efficienza energetica e incentivi per le strutture private. «Dovranno sparire gli impianti di riscaldamento altamente inquinanti», ha dichiarato il governatore Nicola Zingaretti aggiungendo che «il piano è finalmente finanziato». Poi un annuncio: «Il prossimo passo sarà l’accordo di programma sulla Valle del Sacco e le bonifiche». L’Organizzazione mondiale della sanità ha stabilito che sono 500mila i morti in Europa per l’inquinamento dell’aria.